Dal 21 al 26 maggio 2024, il Teatro Vascello ospiterà una delle opere più amate di Giovanni Testori: La Maria Brasca. Sotto la sapiente regia di Andrée Ruth Shammah, lo spettacolo promette di riaccendere l’energia e la forza che caratterizzano il personaggio centrale, interpretato dall'attrice Marina Rocco, affiancata da un cast d'eccezione composto da Mariella Valentini, Luca Sandri e Filippo Lai.
La protagonista ribelle di Testori
Marina Rocco, nei panni di Maria Brasca, dà vita a una figura femminile che incarna appieno la ribellione e la passione senza compromessi. Maria è una donna determinata, emancipata, che sfida le convenzioni e si lascia guidare dall'amore per la vita. Al suo fianco, Mariella Valentini interpreta la sorella Enrica, Luca Sandri il cognato Angelo, e Filippo Lai il giovane amante Romeo, completando un quadro familiare complesso, dove le dinamiche relazionali oscillano tra conflitto e tenerezza.
La regista Andrée Ruth Shammah sottolinea come Testori abbia creato con Maria Brasca un personaggio unico e vincente: «Maria grida al mondo la potenza della passione, l'amore per la vita vissuta fuori da ogni costrizione, convenzione o compromesso». Una figura forte, che si distingue tra i personaggi femminili del teatro di prosa per la sua vitalità e il coraggio di affermare la propria felicità, un concetto raro nella drammaturgia testoriana.
Un legame storico tra teatro e autori
La messa in scena di La Maria Brasca ha radici profonde nella storia del teatro italiano. Dopo l'interpretazione di Franca Valeri negli anni Sessanta al Piccolo Teatro, diretta da Mario Missiroli, lo spettacolo trovò una nuova vita nel 1992 grazie alla regia di Shammah, con Adriana Asti come protagonista. Ora, nel centenario della nascita di Testori, Shammah sente l'urgenza di riproporre questo testo, lasciando il testimone a Marina Rocco, perfetta interprete del ruolo dopo aver lavorato con la regista in produzioni come Gl’innamorati di Goldoni e Casa di Bambola di Ibsen.
Un’opera più che mai attuale
A trent’anni dalla prima edizione di Shammah e a ventitré dalla ripresa, La Maria Brasca torna sul palcoscenico con una rinnovata forza, attuale nel suo messaggio e nel suo invito a vivere le passioni con fiducia e leggerezza. Il testo vibra tra piacere e turbamento, culminando in un dialogo diretto al pubblico, esortandolo a non arrendersi, a difendere la propria vita e le proprie aspirazioni.
Shammah è affascinata dalla tenacia di Maria Brasca nel parlare di felicità, un tema inusuale nel teatro di Testori e raramente affrontato con tanta intensità nella drammaturgia contemporanea. La regista vede in questo ritorno al testo un monito per il futuro, un’esplosione di energia che non smette di incantare.
Una messa in scena raffinata
Le scene dello spettacolo sono firmate da Gianmaurizio Fercioni, uno dei più celebri scenografi italiani, che in questi 50 anni di carriera ha saputo creare atmosfere indimenticabili. Le musiche di Fiorenzo Carpi e i costumi di Daniela Verdenelli completano la produzione, arricchendola di dettagli evocativi.
Inoltre, la prima del 21 maggio sarà seguita dall’incontro “Quèl” imperdibile Testori, che vedrà la partecipazione di Andrée Ruth Shammah e Giuseppe Frangi, presidente dell’Associazione Giovanni Testori. Questo evento offrirà al pubblico l’occasione di approfondire il legame tra la produzione testoriana e l’evoluzione del teatro contemporaneo.
Un omaggio al genio di Testori
Nel centenario della nascita di Giovanni Testori, La Maria Brasca è più che un semplice spettacolo: è un tributo alla parola che si rinnova costantemente, alla vita e all’amore per il teatro. L'opera, insieme a I Promessi sposi alla prova, anch'essa parte delle celebrazioni, mette in luce la continuità e la potenza creativa di Testori, capace di trasformare ogni volta la parola in una nuova esperienza.
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