venerdì 11 gennaio 2019

Lise de la Salle , “Bach unlimited”


Lise de la Salle a Roma

Martedì prossimo l’Aula Magna dell’Università “Sapienza” ospiterà “Bach unlimited” il primo concerto del 2019 della IUC. Un evento che coincide con il debutto romano di Lise de la Salle, la pianista francese considerata da tutti una delle più interessanti pianiste emergenti.
“Bach unlimited”  è un progetto sui compositori che per tre secoli si sono ispirati a Bach, a conferma che la musica del grande Johann Sebastian è “senza limiti"

Ricordiamo il suo suo debutto a Londra di due anni fa - con la London Symphony Orchestra diretta da Antonio Pappano - che, dopo i primi successi in patria, segnò la sua affermazione anche in campo internazionale. 

Di lei Il Washington Post ha scritto: 

“Per gran parte del concerto, il pubblico ha dovuto ricordarsi di respirare [...] L’euforia non si è placata un secondo finché le sue mani non si sono staccate dalla tastiera”.
Ora Lise de la Salle suona regolarmente con molte prestigiose orchestre in tutto il mondo, quali Chicago Symphony, Los Angeles Philharmonic, London Symphony, Deutsches Symphonie-Orchester, Orchestre National de France, Filarmonica della Scala, Orchestre National de Belgique, Filarmonica di San Pietroburgo, Tokyo NHK Symphony, collaborando con direttori quali Fabio Luisi, James Conlon, Antonio Pappano e Semyon Bychkov. 
Ha inciso vari dischi: al suo cd dedicato a Liszt nel 2011 è stato attribuito il “Diapason d’Or”, oltre ad essere “Editor’s Choice” su Gramophone.
Il titolo del concerto romano ha lo stesso nome del suo più recente CD: Bach unlimited”, nel quale cui Lise de la Salle alterna Bach in versione originale a musiche dei secoli successive ispirate a Bach.

Inizia con il celebre “Concerto italiano” di Bach: il  video in cui  lo suona in un giardino ha ottenuto un altissimo indice di gradimento su youtube. Ci sono poi gli omaggi a Bach di due dei maggiori compositori francesi del Novecento: Albert Roussel, che ha scritto un “Preludio e Fuga” inconfondibilmente bachiano nel titolo ma con armonie e timbri assolutamente novecenteschi, e Francis Poulenc, che ha sorprendentemente dedicato a Bach un valzer, una brevisisma “Valse-improvisation”.

Un altro gruppo di composizioni in programma è costituito da musiche di Bach trascritte da tre grandi compositori-pianisti del passato, Franz Liszt, Ferruccio Busoni e Wilhelm Kempff. Liszt è presente nel programma sia con una propria composizione originale ispirata a Bach, la “Fantasia e Fuga sul tema BACH”, sia con una sua trascrizione pianistica di una composizione per organo di Bach, il “Preludio e Fuga BWV 543”. 
Di Wilhelm Kempf, che tutti ricordano come uno dei più grandi pianisti tedeschi del Novecento e che ora viene riscoperto anche come compositore di grande spessore, Lise de la Salle eseguirà la trascrizione del celebre “Siciliano” dalla Sonata per flauto e clavicembalo BWV 1031. Ma di gran lunga la più nota di questo gruppo di trascrizioni è quella della “Ciaccona”, opera di Ferruccio Busoni, una delle più geniali creazioni pianistiche del periodo tra fine Ottocento e inizio Novecento, considerata ormai un classico.

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