Debutta domani al Teatro de' Servi lo spettacolo "Come tre aringhe" di Marco Falaguasta e Mauro Graiani. Sul palco lo stesso Marco Falguasta con Marco Fiorini, Piero Scornavacchi
Il
tempo è un concetto relativo. Sarà, ma per tre metronotte in servizio
presso un non meglio identificato delfinarium il tempo è soprattutto una
spada di Damocle, che pesa sulle loro teste più o meno quanto le scelte
fatte fino a quel momento delle loro
esistenze. Tre anime con tre poetiche diverse, accomunate da quel
lavoro notturno, vampiresco, in cui però c'è tempo, appunto, per fare i
conti con se stessi.
Nico arriva a quarant'anni con una figlia di
diciassette incinta senza mai essere riuscito a parlarle veramente;
Giorgio, quello nuovo, è portatore sano di una felicità tanto fastidiosa
quanto auto-imposta se messa in contrasto con il pragmatismo e la
consapevolezza ineluttabile di Mariano, il capo, ex agente entrato in
polizia per fare giustizia sui cattivi ma fregato dai buoni. Tre anime
giuste, che con la notte scherzano per esorcizzare la vita, un po'
clowneschi
nelle loro dinamiche relazionali, un po' filosofi.
Tra una
presa in giro ed una burla ben riuscita, i tre finiscono per
psicoanalizzarsi a vicenda, accelerando il processo di consapevolezza
dei propri errori e dei limiti che la vita ha loro imposto, con un
lavoro che si riduce al controllo della procedura di manutenzione
notturna della vasca in cui vive un misterioso quanto mitologico Delfino
albino, metafora di una eccezionalità che i nostri tre possono solo
lontanamente sognarsi, essendo infatti, più che maestosi delfini albini,
tre piccole aringhe. Sul ritmo della commedia d'approfondimento, dove
la risata è propedeutica alla comprensione e alla identificazione dei
vizi, dei tic e delle idiosincrasie dei tre metronotte, si snoda una
vicenda umana che porta dentro un po' di noi stessi: quella forza con
cui spesso affrontiamo le nostre convinzioni più profonde che ci viene
improvvisamente e mancare quando sono le nostre stesse convinzioni a
vacillare.
Si ride di e con le tre aringhe, protagonisti da amare nelle loro tenere ingenuità, da comprendere e perdonare per quegli errori che tutti, almeno una volta nella vita abbiamo commesso e che, almeno per loro, potrebbero rivelarsi fatali, lasciandoci, a sipario chiuso, la sensazione che la relatività del tempo non sia poi una certezza e che la vita, con le sue trappole meravigliose, vada affrontata senza strategie, ma di pancia, col cuore in mano, senza rinvii. Perché la vita non la si procrastina, si sia noi Delfini o Aringhe, la si vive, cercando di strapparle il suo tesoro più prezioso: una risata.
Dal 28 gennaio 16 febbraio 2014
La Bilancia presenta
Come tre aringhe
una commedia di
Marco Falaguasta e Mauro Graiani
con
Marco Falguasta, Marco Fiorini, Piero Scornavacchi
regia di Marco Falaguasta
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