Martedì 5 marzo alla Casa dei Teatri di Roma
(ore 15, in Villa Doria Pamphilj - Villino Corsini) - nell’ambito della mostra “VIAGGIO TEATRALE TRA GIOCO E RICORDO CON UBU E
GARGANTUA” che fino
al 21 aprile espone le opere di Tonino Conte e Danièle
Sulewic, in un itinerario fantastico tra collage, parole, costumi,
oggetti e foto di scena - gli artisti, insieme a Dario Evola, Giuseppe Laterza e Lorenzo Salveti animeranno
una conversazione intorno al libro “FACCIAMO INSIEME TEATRO” di Tonino
Conte e Emanuele Luzzati, testo ormai storico pubblicato per la prima volta nel 1977 e ora riedito
in edizione economica (Editori Laterza, gennaio 2013 - € 9,50).
Coordina l’incontro Paolo Ruffini. Letture dei giovani attori della
del Centro Internazionale “La Cometa”.
In questo libro sorprendentemente attuale, i due maestri del teatro
italiano fondatori del Teatro della
Tosse di Genova raccontano i rudimenti del mestiere: dai costumi alle
maschere, dalla recitazione alla regia, in modo che sia possibile affrontare la
sintassi del teatro a partire dalla sua grammatica. Ne emerge un vademecum
sempre chiaro, sintetico e divertente, arricchito da esempi di testi e messe in
scena, e dai racconti di molte avventure teatrali concretamente vissute.
“Altamente
autoeducativo, un simile sogno teatrale si svolge per intiero alla presenza
della ragione. Che il suo potere non lo cede mai, se desiderio e realtà si
prendono sottobraccio, e procedono di buona intesa. In regime pedagogico, come
in regime psichiatrico, nulla di più terapeuticamente corretto. E per una
società malata, e in forte crisi regressiva, nulla di più sano e di risanante.”
[Edoardo Sanguineti]
Viaggio teatrale tra gioco e
ricordo - l’esposizione che fa da preziosa
cornice all’evento - è un itinerario fantastico tra personaggi e
materiali che raccontano dal di dentro la storia artistica del Teatro della Tosse,
un attraversamento che lo spettatore compie tra collage, parole, costumi, oggetti e foto di scena, in compagnia degli artisti Tonino Conte -
regista, scrittore e fondatore del Teatro della Tosse – e Danièle Sulewic -
scenografa, costumista e ceramista. Le immagini sono aperture sul mondo onirico
e antropomorfo che Conte e Sulewic restituiscono dalle opere di Rabelais,
Alighieri e Jarry: testimonianze, finestre visive sugli spettacoli, sensazioni
tattili. Gargantua di
François Rabelais, l’Ubu di
Alfred Jarry e l’Inferno di
Dante Alighieri accompagnano i visitatori nel cuore della ultra trentennale
storia del teatro genovese, unico nel panorama italiano a configurarsi come una
“macchina del fantastico”. Un viaggio nel ricordo, dunque, che comprende anche
altri autori importanti come Aristofane o Shakespeare, omaggio allo spirito che
ha caratterizzato l’avventura del teatro fondato da Tonino Conte e Emanuele
Luzzati nel mondo della scena.
Ai suoi inizi, il Teatro della Tosse ha tratto importante fonte di
ispirazione in Rabelais e Jarry, scrittori che hanno dato una forte impronta
alle avanguardie del ‘900 e non solo. Così anche per il poema di Dante, che ha
stimolato energie teatrali continue, ad esempio nello spettacolo Inferno, realizzato
dalla Tosse nel 2002, per il quale Danièle Sulewic ha creato un cimitero di
forme umane rapprese nella sabbia e nella cenere, alcune di queste visibili nel
percorso espositivo. I collage, gli arazzi istoriati anche con poesie e brani
di testi teatrali, i manichini e le statue evocano personaggi e atmosfere di
questi spettacoli ricreandoli con l’immaginazione, suggerendo similitudini
molto libere. In una parola, sognandoli.
Viaggio teatrale tra gioco e
ricordo è anche un gioco di rimandi continui fra i due artisti, i
quali si accostano liberamente alla memoria e ai personaggi per contaminarli
con opere nuove che ne condividono lo spirito, in una corrispondenza
fantastica, appunto, o in un suo contrappunto ideale.
Alla rievocazione degli spettacoli danno il loro apporto le immagini dei fotografi che hanno seguito l’attivita’ del teatro negli anni, e che hanno messo a disposizione i loro archivi: Giorgio Bergami, Tommaso Le Pera, Alberto Rizzerio e Beppe Veruggio.
Alla rievocazione degli spettacoli danno il loro apporto le immagini dei fotografi che hanno seguito l’attivita’ del teatro negli anni, e che hanno messo a disposizione i loro archivi: Giorgio Bergami, Tommaso Le Pera, Alberto Rizzerio e Beppe Veruggio.
Ingresso Libero
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