Dopo l’anteprima la scorsa primavera al Teatro
Furio Camillo, la partecipazione al Fringe Festival di Roma e la Tournèe estiva
a Reggio Calabria e a Modica, la Medea del drammaturgo italo argentino Daniel
Fermani torna a Roma, ospite in una sala bellissima, quella dell’Accademia
della Musica.
L’opera torna a Roma arricchita e mutata dalle
musiche del Maestro Corrado D’Ippolito; musiche che diverranno coprotagoniste
della tragedia. Un Giasone che in origine viveva sul palco solo di partitura
fisica, in questa nuova edizione recupera le parole, i versi del testo
classico.
Classicità e modernità sono i due binari su cui
si muove quest’opera sulla complessità della donna, della mente e sul fenomeno
che oggi chiamiamo Maternity blues. Una sindrome che prende come immagine
primaria quella di Medea e che ancora oggi non si riesce ad impedire.
In che momento l’esistenza diventa un incubo? E’ possibile continuare a
vivere dopo essere stata oltraggiata con la massima umiliazione che possa
subire una donna?
In uno
spazio atemporale si concentra tutto il tempo dell’universo: é la vendetta. Una
donna riflette e compie contemporaneamente la sua vendetta; un istante é
sufficiente per scivolare verso la pazzia. Ma la pazzia è una conseguenza o la
vera causa dell’omicidio? E’ un crimine uccidere quando lo scopo é il
ristagnare di un altro crimine? Perchè l’abbandono è un crimine, forse, che non
può essere perdonato. E dopotutto, cosa sono i figli se non la fragile catena
che unisce due persone col ricordo di una passione ormai tradita?
In un monologo straziante e
pieno di rivelazioni, una donna spiega come si scende nell’inferno.
MERCOLEDI’ 6 MARZO ORE 20.45
ACCADEMIA DELLA MUSICA
Via del Carroccio 14 (zona P.zza
Bologna)
LO SCORPIONE BIANCO
DI DANIEL FERMANI
DI DANIEL FERMANI
LIBERAMENTE TRATTO DA LA MEDEA
DI EURIPIDE
CON GIOVANNI CORDI’ E LAURA
SALES
MUSICHE ORIGINALI DI CORRADO
D’IPPOLITO
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