lunedì 4 febbraio 2013

Lo Scorpione Bianco


Dopo l’anteprima la scorsa primavera al Teatro Furio Camillo, la partecipazione al Fringe Festival di Roma e la Tournèe estiva a Reggio Calabria e a Modica, la Medea del drammaturgo italo argentino Daniel Fermani torna a Roma, ospite in una sala bellissima, quella dell’Accademia della Musica.

L’opera torna a Roma arricchita e mutata dalle musiche del Maestro Corrado D’Ippolito; musiche che diverranno coprotagoniste della tragedia. Un Giasone che in origine viveva sul palco solo di partitura fisica, in questa nuova edizione recupera le parole, i versi del testo classico.

Classicità e modernità sono i due binari su cui si muove quest’opera sulla complessità della donna, della mente e sul fenomeno che oggi chiamiamo Maternity blues. Una sindrome che prende come immagine primaria quella di Medea e che ancora oggi non si riesce ad impedire.

In che momento l’esistenza diventa un incubo? E’ possibile continuare a vivere dopo essere stata oltraggiata con la massima umiliazione che possa subire una donna?

In uno spazio atemporale si concentra tutto il tempo dell’universo: é la vendetta. Una donna riflette e compie contemporaneamente la sua vendetta; un istante é sufficiente per scivolare verso la pazzia. Ma la pazzia è una conseguenza o la vera causa dell’omicidio? E’ un crimine uccidere quando lo scopo é il ristagnare di un altro crimine? Perchè l’abbandono è un crimine, forse, che non può essere perdonato. E dopotutto, cosa sono i figli se non la fragile catena che unisce due persone col ricordo di una passione ormai tradita?

In un monologo straziante e pieno di rivelazioni, una donna spiega come si scende nell’inferno.

MERCOLEDI’ 6 MARZO ORE 20.45
ACCADEMIA DELLA MUSICA
Via del Carroccio 14 (zona P.zza Bologna)

LO SCORPIONE BIANCO
DI DANIEL FERMANI

LIBERAMENTE TRATTO DA LA MEDEA DI EURIPIDE



CON GIOVANNI CORDI’ E LAURA SALES
MUSICHE ORIGINALI DI CORRADO D’IPPOLITO

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