Attori e Emigranti in fondo appartengono alla stessa pasta di uomini. Gente che è ovunque e in nessun luogo. Gli attori sono come gli emigranti soprattutto per la speranza e la fame. Fame di tornare e speranza di mangiare.
Un giorno, un ragazzino emigrante dentro la sua stessa casa decise di sfamare gli attori, per poi finire sul palcoscenico a imitarli... Ascolterete il racconto di un’epoca passata… … le avventure di una compagnia di comici italiani con le loro maschere e i loro culi rattoppati, che partono da Napoli, poi salgono a Roma, Bologna, Venezia, e infine arrivano a…Parigi, alla corte di Luigi XIV, il “re Sole”.
Una storia semiseria che indaga sui rapporti tra cultura italiana e cultura europea… la cultura italiana ha in qualche modo collaborato all’ “invenzione” del più grande drammaturgo francese?
Sì, avete capito bene: proprio il grande Molière…
Quello che narra lo spettacolo sono due vite, quella di un allievo e del suo maestro sulle assi del palcoscenico, due vite vissute come in sogno, ammalate della malattia che si prende quando si viene al mondo…
Due vite ammalate di vita. Due vite da “emigranti”, reietti perfino nel pieno dei loro trionfi.
Due vite in commedia. Jean Baptiste Poquelin in arte Molière, e il suo maestro immaginario, il vecchio comico dell’improvvisa Tiberio Fiorilli.
dal 30 novembre al 16 dicembre 2012
Teatro Arcobaleno di Roma
Via F. Redi 1/a
La Casa dei Racconti
presenta
Immaginaria Commedia
ovvero come gli italiani “inventarono” Molière
Scritto e interpretato da
Duccio Camerini e Alfonso Sessa
Musiche
Alchimusika
Luci
Mauro Buoninfante
Regia
Duccio Camerini
Orario:
venerdì e sabato ore 21,00
domenica ore 17,30
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