Prende
il via domenica 18 novembre la 49ª edizione del Festival
di Nuova Consonanza “Collage”, dieci appuntamenti fra
novembre e dicembre, nel cartellone ideato da Fausto Sebastiani,
direttore artistico dell’Associazione romana, dedicato alla
musica d’oggi e del Novecento con i ritratti di tre artisti che
hanno segnato e segnano il corso della musica contemporanea:
l’omaggio a John Cage nel centenario della nascita, il
ricordo di Aldo Clementi, socio fondatore di Nuova Consonanza
scomparso l’anno scorso, con quattro concerti e un seminario
intorno alla sua figura, infine il workshop di composizione e il
concerto-ritratto sul compositore francese Mark Andre, classe
1964, allievo di Gérard Grisey, Helmut Lachenmann e Wolfgang Rihm,
fra i più interessanti musicisti della sua generazione, che
quest’anno ha
inaugurato il Festival Maerz Musik di Berlino insieme alla danzatrice
Sasha Waltz..
CentoCage
è il titolo dell’inaugurazione del Festival, la ormai consueta e
sempre seguitissima Festa d’Autunno a Villa Aurelia sul Gianicolo,
sede dell’American Academy in Rome, quest’anno in programma
domenica 18 novembre, un omaggio ad un grande pensatore che ha
sostanzialmente stabilito la parità dei diritti tra suono e rumore:
un ricordo attraverso i suoi lavori per i vari pianoforti (preparato,
toy, gran coda) nel concerto Cage Age di Daniele Lombardi,
e per le percussioni del primo periodo nel concerto serale Cage e
altri rumori dell’Ars Ludi Laboratorio; ma anche un dono
di compositori e artisti a quell’americano che amava affermare
“tutto quello che so l'ho imparato dai funghi", con lavori
eseguiti in prima esecuzione assoluta per lui. Avremo Onde
una storia fantastica per attore, musica e burattini, testo e
regia di Idalberto Fei con la musica del giovane Domenico Turi,
cinque composizioni in prima assoluta ed una rivisitazione del lavoro
Atlas Eclipticalis di Cage, una selezione Sound Art Project
selezionati dalla EBU Ars Acustica Group, installazioni d’arte e
video tra cui i lavori di Roberto Masotti. Fra le più recenti
composizioni Piccoli studi sul potere di Fabio
Cifariello Ciardi:
Giovedì
22 novembre
al Conservatorio Santa Cecilia, nel concerto Forme
d’aria
i
flauti di Roberto
Fabbriciani
e la fisarmonica di Alessandro
Sbordoni
sperimentano l’aria traendone forme e giochi di suono, dialogando
anche con la musica di Giacinto Scelsi e Cage tra cui il famoso
Mesostic
re Roberto Fabbriciani
(1989) a lui dedicato. Il tutto elaborato elettronicamente dal vivo
grazie alla sensibilità e alla tecnica di Alvise
Vidolin.
Sabato
24 novembre sarà la volta del concerto degli studenti del
Conservatorio Santa Cecilia di Roma coordinato dai docenti
Paolo Damiani, Giorgio Nottoli e Alessandro Sbordoni; i vari luoghi
del conservatorio ospiteranno l’esecuzione di Musicircus di
Cage con performance dei giovani artisti affiancati dagli allievi
dell’Accademia Nazionale di Danza. A seguire il concerto con musica
di Damiani e Domenico Guaccero eseguita dal S. Cecilia
Improvisation Ensemble.
Il
Festival prosegue con una serie di concerti, tutti, tranne uno,
presso la Sala Casella, dedicati ad Aldo Clementi. Nuova
Consonanza prosegue, per il suo terzo anno, un rapporto di felice
collaborazione con l’Accademia Filarmonica Romana, presentando
domenica 2 dicembre Lo stile e la forma un
concerto di Freon Ensemble diretto da Stefano Cardi (soprano Keiko
Morikawa), che muove da Clementi per arrivare al giovane Matteo
Franceschini. Nel mezzo due compositori molto vicini a Clementi,
Patrizio Esposito e Michele dall’Ongaro. Si
festeggia, inoltre, anche l’ottantesimo compleanno di Ivan
Vandor con il suo In Memoriam di Tadeusz Moll. Prima del
concerto sarà proiettato il video di Patrizio Esposito Collage
dedicato ad Aldo Clementi (sottotitolo Blues per Aldo).
A seguire l’incontro con Mario Bortolotto
Ricordo di Aldo Clementi.
Aldo
Clementi e la musica antica, martedì 4 dicembre,
presenta un programma particolare con due lavori del 1978:
Fantasia su frammenti di Michelangelo Galilei per liuto
e Otto Frammenti, revisionato nel 1997 per soprano,
controtenore, viola da gamba, liuto e organo. Incastonato tra
i due lavori Aria (Dowland) del 2001 per voce femminile,
viola da gamba e liuto, trae i propri riferimenti testuali e musicali
dal poema componimento di John Dowland Love stood amaz’d at
sweet beauty’s pain. Nella stessa giornata la tavola rotonda
presso l’Università La Sapienza di Roma dal titolo Aldo
Clementi e la musica contemporanea a Roma e in Italia con
l’intervento di musicisti e compositori, storici della musica e
critici musicali.
Mercoledì
5 dicembre si propone un doppio ritratto Aldo Clementi e
Franco Donatoni, ambedue formatisi nell’ambito
dell’esperienza strutturalista del secondo dopoguerra, prendono
dagli anni ’70 percorsi separati e assolutamente radicali nel loro
pensiero estetico. Ne sono interpreti il Quartetto di Sassofoni
Apeiron e Latinaensemble direttori da Francesco Belli.
L’ultimo
concerto dedicato a Clementi L’organo
antico, mercoledì
12 dicembre alla Chiesa
di San Salvatore in Lauro, prosegue l’indagine sul suo
rapporto con il passato, precisamente con il repertorio bachiano come
nel lavoro Manualiter
del 1973; la musica di Clementi si alternerà a quella di
György Kurtág, Gilberto
Bosco, Elisabetta Capurso, Carlo De Pirro, Luigi Celeghin.
Interprete d’eccezione lo stesso organista Luigi Celeghin che
ha ottenuto la Medaglia d’argento ai benemeriti della cultura e
dell’arte conferitagli dal Presidente della Repubblica Italiana.
Insieme al lui le voci di Keiko Morikawa e Irene Morelli.
Infine
da
lunedì 10 a venerdì 14 dicembre il
consueto De
Musica,
workshop di composizione al Conservatorio Santa Cecilia, tenuto
quest’anno da Mark
Andre,
parigino, classe 1964, in residenza presso Villa Medici nel biennio
1999 - 2001, che quest’anno ha inaugurato il Festival Maerz Musik
di Berlino insieme alla danzatrice Sasha Waltz. Il suo stile,
all’insegna dell’esperienza Lachenmanniana, si
caratterizza per una decostruzione del suono in gradazioni
sottilissime del suono tradizionale. Nel concerto -
ritratto di venerdì 14 dicembre in Sala Casella
verranno eseguiti due lavori del suo ciclo iv (introversion):
iv 1 per piano (2011) e iv 3 (2008) per
clarinetto in si bemolle; a conclusione il trio Durch per sax,
piano e percussioni.
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