Apertura tra le proteste per il Festival del film di Roma. Niente red carpet per i protagonisti di 'Last Night', il film inaugurale della quinta edizione della manifestazione. Il tappeto rosso ieri sera è stato tutto dedicato alla manifestazione contro i tagli per la cultura. Le star della serata hanno rinunciato volentieri alla passerella, esprimendo la propria solidarietà alla protesta. La regista del film Massy Tadkedin ha spiegato "Preferiamo non sfilare e venire qui da voi colleghi artisti a esprimere la nostra solidarietà " A sfilare dietro a uno striscione con lo slogan “Tutti a casa”, sono state circa 1.500 persone, tra loro tanti volti noti, da Carlo Verdone, a Paolo Virzì, dalle sorelle Comencini, Cristina e Micaela Ramazzotti, e ancora i produttori Riccardo Tozzi e Andrea Occhipinti, Rocco Papaleo e gli sceneggiatori Stefano Rulli e Sandro Petraglia. Solidarietà alla causa anche da parte di Sergio Castellitto, presidente della giuria internazionaleche ha letto il documento preparato dai manifestanti. "Il governo - ha letto Castellitto - ci ha messo con le spalle al muro. Non pretendiamo elemosina, ma investimenti pubblici ed agevolazioni fiscali perché sono risorse che tornano triplicate allo Stato. Non siamo parassiti ma una categoria strategica". Ed ha aggiunto: "C'è chi dice che con la cultura non si mangia, ma noi diciamo che nutre lo stesso perché fornisce materiale decisivo fatto di emozioni e di sogni". Per il ministro Bondi si è trattato una "protesta ingiustificata nella forma e negli argomenti, soprattutto dopo gli impegni presi dal governo, mostra il grado di faziosità e di intolleranza da parte di persone e gruppi che agiscono in nome della cultura, ma con la quale non hanno nulla a che fare''.
venerdì 29 ottobre 2010
Festival del film di Roma: Protesta sul red carpet
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