“RUMORE AMORE”
Il secondo lavoro discografico di uno dei più talentuosi cantautori italiani della nuova generazione esce sotto l’egida del marchio “MEI d’autore”
RUMORE AMORE è il nuovo disco di MARCO FABI (etichetta Wing/Edel) in uscita nei negozi oggi, martedì 14 settembre 2010 (negli store digitali da giugno), dopo un accurato lavoro di composizione e produzione che ha impegnato il cantautore per circa un anno.
L’album, “raccomandato” dal marchio “MEI d’autore”, è il secondo lavoro di Marco che, già al suo esordio, con “La Scelta”, ha incantato pubblico e critica ottenendo nel 2006 numerosi ed importanti riconoscimenti:
Premio della Critica Musica e Dischi “Opera Prima”, Premio Ciampi “Miglior debutto discografico” dell’anno, 3° classificato TargaTenco “Opera Prima”.
“Rumore Amore” conferma ed esalta le caratteristiche dell’artista: una raffinata contaminazione tra ”songwriting” e “pop-rock”, una spiccata musicalità in linea con quella di alcuni cantautori moderni non più concentrati solo sulla canzone, ma con un’attenzione decisa anche per sonorità ed arrangiamenti (Marco ha curato la produzione artistica, gli arrangiamenti e i missaggi).
Un pugno di canzoni che non passano inosservate, melodie fluide mai scontate sulle quali la voce di Marco rilascia il suo portato emotivo, tracciando un’originale impronta d’autore. Stupisce il messaggio contenuto nei testi, intimisti ma universali, delicati ma diretti:“Migliorare se stessi per riuscire a cambiare la società” sostiene Marco Fabi nel suo credo artistico.
L'album è un viaggio musicale ricco di scenari molteplici e differenti, ogni canzone un suono e un umore diversi, dagli echi battistiani (“Una nuova stagione”), ad immersioni nel sound di storiche band rock degli anni ‘70 ("Rumore Amore"). Una leggerezza ed una forza che sanno coniugarsi, invogliando a proseguire questo percorso sonoro, fino all’ultimo brano. In tutte le tracce del disco ci sono spunti di vita, fotografie dove le riflessioni e i pensieri sono dettagli che vengono fuori delicati ma solidi, profondamente radicati.
"Nel progetto Rumore Amore -afferma Marco- c'è una esortazione al cambiamento dello stato attuale delle cose; ...servirebbe un'onda a spazzare via tutto ciò che di marcio ha questo tempo.
Magari un'onda di musica, note, suoni e canti, uniti in un unico assordante movimento…amore che genera rumore ma anche rumore che genera amore…
L’accostamento di queste due parole, che sembrano vibrare l’una con l’altra, è anche una provocazione per riflettere sulle profonde contraddizioni della nostra società”.
Nella suggestiva ballad “Uguali”, che apre l'album, il cantautore cerca di cogliere il senso della convivenza e come spesso i confini siano solo nella nostra testa:
“Siamo tutti uguali”- dice Marco- “dentro questa biglia galleggiante nell'universo”…
Il brano è arricchito da un coinvolgente accompagnamento al pianoforte di Sergio Cammariere.
In “Solo le nuvole”scorre invece il disagio e la disillusione di un’intera generazione:
“E' ormai emersa- prosegue Marco- la consapevolezza che la vita, soprattutto nelle città, può far perdere sogni e dignità favorendo consumismo sfrenato, stereotipi ed omologazione. Ma proprio nelle nuvole e in chi ha la capacità di immaginarvici ancora forme diverse e di movimento, si possono trovare idee, ispirazione...ideali, per fare qualcosa di attivo nell’ oggi”. “...le mani io voglio battere, le mani io posso battere…le mani servono ad abbattere barriere che sono da abbattere...”canta Marco.
Il brano nel disco è proposto in due versioni, una delle quali si avvale di una originale elaborazione realizzata dai Quintorigo.
Nella canzone che dà il titolo all’album si manifesta l’impegno ecologista di Marco:
“Rumore Amore è una canzone d’amore per la Terra, un invito a prendercene cura, a non maltrattarla come abbiamo fatto negli ultimi anni.
Il...rumore sta crescendo nella nostra generazione, quasi tutti ormai hanno capito che in questi ultimi 50 anni sono stati fatti più danni alla terra che in tutta la storia dell’uomo. Solo cambiando completamente il sistema e puntando su ecosostenibilità ed energie alternative, si potrà garantire ai nostri figli il futuro che meritano di vivere”.
In"Una nuova Stagione" si rafforza l’aspettativa e la necessità di un cambiamento.
Seguono canzoni dai toni più intimisti, che trattano le contraddizioni del proprio essere: “Quello che ho dentro”, e i rapporti interpersonali e la comunicazione tra le persone:“Onda”.
Il brano “Sfumatura” poi suggerisce una percezione sottile della realtà e delle occasioni che la vita
ci riserva: “…tra una storia e un’altra…tra un secondo e l’infinito”.
Nell’album sono presenti anche due cover: la prima“Daddy’s dream”, oltre a voler essere un tributo a Demetrio Stratos che l’aveva incisa nel 1972 con la “Numero Uno”è un omaggio (ed una dimostrazione di complicità artistica) nei riguardi del padre di Marco, Adriano Fabi, autore del brano originale.
L’altra è una rivisitazione di “Dedicato”, composta da Ivano Fossati e portata al successo da Loredana Bertè, che Marco si è voluto regalare:
“Questo album l'ho scritto, realizzato da me e così mi son voluto dedicare questa canzone, le cui parole tra l’altro sono perfettamente attuali, di mio ho aggiunto un po’ di disincanto ed una smaliziata consapevolezza corale“.
Un’altra particolarità è la copertina dell’album che è stata realizzata da Emiliano Ponzi, giovane illustratore, artista di grandissimo talento, già affermato a livello internazionale, vincitore di numerosi premi (tra le sue prestigiose collaborazioni: New York Times, Le Monde, Time, The Washington Post, La Repubblica ed altri), e che riassume simbolicamente il senso e la direzione di tutto il progetto: l’illustrazione infatti rappresenta una “marcia dell’amore” compatta ed inesorabile, aperta e guidata da una bandiera che sventola orgogliosamente un cuore trafitto.
Ed a proposito della collaborazione con Sergio Cammariere:” Sergio è un artista a tutto tondo-sottolinea Marco-, sono contento di aver collaborato con un Maestro. Per me è stato un confronto anche generazionale, è un artista nella sua forma più completa, un mix perfetto di forza e fragilità”.
“E’ stata particolarmente gratificante - ricorda e conclude Marco - la collaborazione con i Quintorigo ed il loro suono. L’idea di fare qualcosa con i Quintorigo covava in me da tempo, perché li ho sempre ammirati. Apprezzo le loro doti di musicisti e performer, così come l’originalità. E, soprattutto, stimo le loro scelte artistiche, dettate da un naturale amore per la musica di qualità e da un'etica professionale fuori dal comune”.
0 commenti:
Posta un commento