lunedì 18 novembre 2024

"Syro Sadun Settimino" al Teatro Vascello

Il 25 novembre alle 21, il Teatro Vascello di Roma sarà il palcoscenico per una prima assoluta imperdibile: “Syro Sadun Settimino o il trionfo della Grande Eugenia”, un’operina monodanza di Sylvano Bussotti su poema di Dacia Maraini



Questa produzione, parte del 61° Festival di Nuova Consonanza, rende omaggio al genio creativo e poliedrico di Bussotti, compositore, regista, scenografo e figura di spicco dell'arte contemporanea italiana.


Un’opera che celebra l'identità e l'innovazione

Originariamente presentata in forma di concerto nel 1974 al Festival di Royan, "Syro Sadun Settimino" è un’opera visionaria e audace che racconta il percorso di un giovane settimino che sogna di diventare ballerino. Al centro della narrazione, un tema di straordinaria modernità: la fluidità sessuale e il superamento dei pregiudizi sociali.



La storia, rivisitata per questa produzione da Dacia Maraini, si articola tra prosa, musica e danza, creando un racconto artistico che intreccia ambiguità, sfide personali e una forte tensione verso l’accettazione di sé.

Una squadra artistica di alto livello

Sul palco, la voce narrante dell’attrice Manuela Kustermann, storico volto del teatro italiano e amica di Bussotti, e il danzatore Carlo Massari della C&C Company, che firma anche le coreografie. La musica è affidata all’Evo Ensemble e all’Ensemble Roma Sinfonietta, diretti dal maestro Marcello Panni, collaboratore di lunga data del compositore.

A rendere ancora più suggestiva la scena, proiezioni e filmati tratti da “RARA”, il film sperimentale di Bussotti (1968-1970), restaurato dalla Cineteca Nazionale di Bologna.

Un’eredità culturale che continua a sorprendere

A tre anni dalla sua scomparsa, Sylvano Bussotti (1931-2021) viene celebrato come uno dei talenti più originali del Novecento italiano. Artista poliedrico, ha lasciato un segno indelebile nella musica, nella pittura e nella regia teatrale, esplorando sempre nuovi linguaggi e contaminazioni.

La serata sarà preceduta, il 24 novembre alle 11, dalla proiezione del documentario “Bussotti par lui-même” di Carlo Piccardi al Palazzo delle Esposizioni di Roma, con interventi di Rocco Quaglia, Marcello Panni e Daniela Tortora.

Un’occasione unica

Con una durata di soli 50 minuti, “Syro Sadun Settimino” è una piccola gemma artistica che rappresenta un’opportunità unica per immergersi nell’universo complesso e affascinante di Bussotti. Un’opera che parla di identità, resistenza e bellezza, sempre attuale e capace di emozionare.

Info e prenotazioni: www.teatrovascello.it

Non perdetevi l'occasione di vivere un’esperienza unica di musica e teatro

domenica 17 novembre 2024

È andata così” di Martina De Santis al Fortezza Est

 Dal 21 al 23 novembre, il palco di Fortezza Est ospita “È andata così”, un’opera unica, che è teatro, confessione, quasi-stand-up e persino reportage letterario. 



Ideato e interpretato da Martina De Santis, lo spettacolo trae ispirazione dal romanzo breve È stato così di Natalia Ginzburg (Einaudi, 1947), un testo potente in cui una giovane uxoricida svela, in un racconto incalzante e ossessivo, le motivazioni che l’hanno portata a compiere un omicidio. De Santis non si limita però a rileggere la storia di Ginzburg: vi innesta la propria esperienza di vita, trasformando l’originale in un viaggio a due voci dove la linea tra realtà e finzione si fa sottile e quasi irrilevante.

Un testo ibrido tra cronaca e immaginario collettivo

L’attrice-autrice parte dal fulcro drammatico del romanzo – quel colpo di pistola che risuona nella confessione della protagonista – per costruire una narrazione che si muove tra diverse dimensioni. È andata così diventa una creatura ibrida, passando da monologo teatrale a confessione personale con la naturalezza di una chiacchierata. Martina parla direttamente agli spettatori come una stand-up comedian che racconta non tanto una “storia straordinaria” quanto un mosaico di episodi, esperienze, visioni che si incastrano nella nostra memoria collettiva.

Il racconto personale di Martina si intreccia con l’ossessione della protagonista di Ginzburg, in una riflessione che esplora i “grandi temi” di perdita e abbandono. Ma a fare da punto di partenza è un episodio profondamente intimo: una caduta in bicicletta, apparentemente banale ma quasi fatale, avvenuta in una giornata confusa e poco fortunata a Milano. Questo momento apocalittico, vissuto a trentatré anni, diventa lo specchio in cui l’artista osserva e interpreta l’atto fatale del romanzo di Ginzburg. Come il grilletto lasciato andare, il manubrio della bicicletta le sfugge di mano, segnando un limite tra il prima e il dopo, tra un prima “intatto” e un dopo “spezzato”.

Un’indagine interiore e collettiva sul lasciar andare

Nello spettacolo, Martina De Santis si avventura in una riflessione su ciò che porta ognuno di noi a “mollare la presa” – su una relazione, su un’idea di sé, sulla propria stessa vita. Utilizzando l’intensità emotiva del romanzo e una narrazione autobiografica, esplora il processo del lasciar andare, del confrontarsi con una fatica che sembra insormontabile ma necessaria per ritrovare un equilibrio.

In questo percorso personale e condiviso, si inserisce persino un questionario, un vero e proprio esperimento sociale in cui l’attrice ha sondato un gruppo di persone per capire meglio il tema dell’abbandono, dell’incidente, e del “lasciarsi andare”. Questo tocco aggiunge profondità alla narrazione, rendendo il pubblico partecipe di una riflessione collettiva che interroga sulla fragilità umana.

Tra ironia e ordinarietà: la leggerezza che racconta la vita

La forza di È andata così risiede anche nel tono lieve che De Santis mantiene, affrontando temi dolorosi senza appesantirli. “È vita ordinaria di gente ordinaria”, racconta, non perché sia priva di intensità, ma perché proprio in quella “banalità” si riflette la complessità dell’esperienza umana. Le parole di Hannah Arendt e Nina Simone richiamate nella pièce sono quasi un filo conduttore: “La vita stessa è piena di storie” e “We always have stories” ci ricordano che il dramma e la bellezza dell’esistenza sono esperienze universali.

Alla fine, Martina riesce a fare di È andata così una sorta di terapia collettiva, una confessione che non è solo catartica per lei, ma coinvolge anche gli spettatori, portandoli a chiedersi cosa significhi davvero abbandonare il controllo, fare pace con le proprie fragilità e accettare ciò che “è andato così”.

Conclusioni: uno spettacolo tra passato e presente, personale e universale

Martina De Santis trasforma l’opera di Ginzburg in un’indagine profonda sulla propria esistenza e sull’umanità. È andata così è uno spettacolo che porta a riflettere su chi siamo e su come affrontiamo le inevitabili cadute della vita. In scena al Fortezza Est, questo racconto ibrido, sospeso tra confessione e letteratura, riesce a trasformare una storia personale in una riflessione universale, dimostrando che, anche nelle esperienze più intime, risuonano i temi di ogni esistenza umana.


E' ANDATA COSI'

21-22-23 novembre ore 20:30

Fortezza Est Stagione Teatrale 2024/25

SIAMO ARGENTO VIVO – Mutevoli, inquieti, imprevedibili


via Francesco Laparelli, 62 Roma – Tor Pignattara

Orario Spettacoli giov- ven-sab ore 20:30

biglietto unico 12.00€

sabato 16 novembre 2024

il Musical-Kolossal West Side Story da dicembre al Teatro Sistina

 Dal 7 dicembre, Roma ospiterà un evento imperdibile: “West Side Story” in versione italiana, firmata e diretta da Massimo Romeo Piparo, debutterà al Teatro Sistina, promettendo di lasciare un segno indelebile nel panorama teatrale della capitale.

Una Storia d'Amore Intramontabile

“West Side Story”, una delle storie d’amore più celebri di sempre, torna sul palco con una rinnovata vitalità. Ispirato al "Romeo e Giulietta" di William Shakespeare, il musical racconta la drammatica relazione tra Tony e Maria, appartenenti a mondi opposti e in lotta. Ambientata nell’Upper West Side newyorkese degli anni ’50, la vicenda esplora il conflitto tra i Jets e gli Sharks, due gang rivali, mettendo a fuoco i temi di odio e intolleranza che si intrecciano con la forza dell’amore.

Il regista Piparo, già noto per le sue reinterpretazioni di grandi musical internazionali, ha adattato “West Side Story” per il pubblico italiano, creando una produzione che non è solo un omaggio all’originale ma un’opera che parla direttamente al pubblico di oggi.

Un Cast di Talento e Una Messa in Scena Imponente

L’interpretazione dei protagonisti è affidata a due giovani di talento: Luca Gaudiano, già vincitore di Sanremo Giovani 2021 e del varietà “Tale e Quale Show”, nel ruolo di Tony, e Natalia Scarpolini, attrice e cantante reduce dal successo di “Cats”. Con loro, oltre trenta artisti si muoveranno in coreografie di Billy Mitchell, giovane promessa del West End londinese, portando in scena l’energia e la passione necessarie a raccontare questa storia senza tempo.


                                                    crediti foto Gianluca Saragò

La colonna sonora di Leonard Bernstein, una delle più iconiche nella storia del musical, sarà eseguita dal vivo dall’Orchestra diretta dal Maestro Emanuele Friello, con 18 musicisti che daranno vita a pezzi indimenticabili come “Maria”, “America” e “Tonight”. La musica di Bernstein, potente e dinamica, unisce il jazz, la classica e i ritmi latini, rispecchiando le tensioni e le emozioni dei personaggi.

Il Successo di un Classico Moderno

Dal suo debutto nel 1957, “West Side Story” ha conquistato pubblico e critica. Con il suo linguaggio musicale e la sua intensità narrativa, ha saputo raccontare la discriminazione e l’incomprensione sociale, ma anche l’ardente desiderio di unità e di cambiamento. Il film del 1961, diretto da Robert Wise e Jerome Robbins, ha poi consacrato il musical come una delle pietre miliari del cinema, vincendo ben dieci premi Oscar e diventando il musical più premiato nella storia degli Academy Awards.

Anche per Piparo, riportare sul palco “West Side Story” non è solo una sfida artistica, ma un’opportunità per parlare a una nuova generazione, in un’epoca in cui le questioni di diversità e inclusione sono quanto mai attuali.



Piparo e la Stagione dei Musical al Sistina

Dopo il successo di titoli come “Billy Elliot”, “Mamma Mia!” e “Jesus Christ Superstar”, Piparo rilancia una stagione di musical al Teatro Sistina, il "tempio" del musical italiano, dove si esibirà anche “Tootsie”, adattamento dell’iconica commedia del 1982. Quest'anno “West Side Story” e “Tootsie” formeranno una coppia di spettacoli all'insegna dell’amore per il musical e della qualità artistica.

Un Evento da Non Perdere

Dal 7 dicembre, il Teatro Sistina si prepara ad accogliere uno degli spettacoli più attesi dell’anno. Questa produzione di “West Side Story” è pensata per chi ama il teatro, la musica dal vivo e le emozioni autentiche che solo le grandi storie d’amore e passione possono suscitare. Il musical di Piparo è pronto a trascinare il pubblico in un vortice di emozioni, ricordi e riflessioni, rendendo omaggio a una storia che, ancora una volta, ci ricorda la potenza dell’amore e del coraggio contro ogni barriera


venerdì 15 novembre 2024

1989 in Concerto all'Hacienda:

  “Euphoria – il problema sono io” Porta l’Alternative Rap su Nuovi Orizzonti Sonori

Giovedì 21 novembre, lo spazio Hacienda di Roma ospiterà la presentazione dal vivo di “Euphoria – il problema sono io,” il nuovo album del rapper 1989. A pochi mesi dall’uscita di “Gente che odia la gente,” 1989 torna con tredici nuove tracce che portano avanti la sua esplorazione dei disagi e delle contraddizioni della nostra epoca. Con uno stile che combina alternative rap, cantautorato urbano e conscious pop, il rapper racconta la sua lotta per trovare un equilibrio personale e artistico in un mondo che spesso critica, ma in cui si ritrova inevitabilmente immerso.



Un Album a Due Anime

Il nuovo lavoro di 1989 si struttura in due parti distinte, ognuna con un suo colore sonoro e tematico. La prima sezione è più elettronica e ritmata, dominata da suite electro e arrangiamenti urban, dove l’artista riprende il filone critico del disco precedente. Brani come “Una vita di merda” e “Come voi” scavano nella realtà socio-economica del ceto medio e nella tensione tra la visione artistica e le aspettative del mercato. In “Ciao, Luigi,” il rapper omaggia la figura di Luigi Tenco, artista incompreso e simbolo delle difficoltà di chi cerca di rimanere fedele alla propria arte.

La seconda parte dell’album vira verso sonorità più acustiche, con il pianoforte che diventa protagonista e accompagna i brani più intimi e personali. Qui, 1989 si addentra nelle storie della sua infanzia e nel rapporto con la famiglia, culminando in una traccia dedicata ai genitori, come un ringraziamento che conclude il viaggio sonoro. Le due parti dell’album sono divise da un interludio di chitarra acustica suonato da Simone Sambucci, creando un netto cambio di atmosfera che introduce con delicatezza la sezione più emozionale del disco.

La Produzione e la Ricerca Musicale di “Euphoria”

Prodotto da The Monkey e Manuel Parisella, “Euphoria – il problema sono io” spicca per il suo equilibrio raffinato tra sonorità analogiche e digitali. L’album mescola synth, fiati, tastiere, chitarre e percussioni per ottenere un sound maturo e complesso, capace di spaziare tra il ritmo serrato del rap e momenti di introspezione melodica. Questa varietà fa sì che il disco sia sia sperimentale che accessibile, confermando l’impegno di 1989 nel portare il rap verso nuove dimensioni sonore, senza mai perdere il legame con la realtà quotidiana e la propria esperienza personale.

Una Serata di Musica e Poesia all’Hacienda

L’evento del 21 novembre promette di essere più di un semplice concerto: oltre alla performance di 1989, accompagnato da Simone Sambucci alla chitarra e Stefano Mazzuca alla batteria, sul palco saliranno anche i poeti del collettivo Spoken Poetry Slam, portando la poesia performativa a dialogare con la musica. Apre la serata il rapper Unblasfemo, che scalderà il pubblico con il suo stile graffiante.

Con il contributo del Ministero della Cultura e di SIAE nell’ambito del programma “Per Chi Crea,” questo progetto rappresenta un’importante occasione di valorizzazione del talento emergente in Italia e sottolinea il potere espressivo della musica e della parola. Il biglietto d’ingresso, dal costo accessibile di 7 euro, rende la serata un’esperienza imperdibile per chiunque ami il rap, la poesia e la contaminazione tra generi artistici.

Informazioni Utili

  • Data: Giovedì 21 novembre
  • Ora: 21:00
  • Luogo: Hacienda, Via dei Cluniacensi, 68, Roma
  • Biglietto: 7 euro

Con “Euphoria – il problema sono io,” 1989 invita il pubblico a un viaggio intimo e senza filtri, tra disillusioni sociali e ricerche personali. Un evento che promette di emozionare, stupire e far riflettere, in perfetta armonia con il linguaggio crudo e raffinato di uno dei più promettenti esponenti della scena rap alternativa italiana.

Not Here Not Now di Andrea Cosentino al Nuovo Teatro Ateneo

 La stagione del Nuovo Teatro Ateneo prosegue con un appuntamento provocatorio e imperdibile: Not Here Not Now, scritto, interpretato e diretto dall’eclettico Andrea Cosentino, in scena giovedì 21 novembre alle 21. La regia è affidata ad Andrea Virgilio Franceschi, mentre i video sono a cura di Tommaso Abatescianni. 



Questa performance promette di scuotere il pubblico attraverso una satira pungente sul mondo della performance art, con un ironico richiamo all’arte corporea e ai confini tra verità e finzione teatrale.

In un gioco incessante di travestimenti e meta-riflessioni, Cosentino invita il pubblico a esplorare il valore e il significato dell’esperienza artistica, ispirandosi alla provocazione di Marina Abramović, la quale sostiene che il teatro non sia vera esperienza ma un semplice spettacolino costruito per spettatori passivi. Not Here Not Now ribalta questa concezione, gettando luce sull’autoironia di un attore che “diventa” performer e, per un’ora, si immerge in una dissacrante “controstoria” dell’arte contemporanea.

Cosentino ci guida tra grotteschi personaggi, marionette di gomma e ketchup, delineando una parodia esplosiva che ricorda il dadaismo e l’arte popolare. Ogni elemento scenico è volutamente cheap: parrucche, nasi finti e occhiali di carnevale evocano un’estetica “di cartone”, priva di quella sacralità spesso attribuita alla performance art, e diventano strumenti di demistificazione.

Il comico, che porta sul palco la dialettica abruzzese e lo slang fumoso del critico d’arte, ironizza sulla serietà dell’arte performativa e, travestito da simil-Abramović, rende omaggio – in maniera sferzante – alla storica artista. Questa figura grottesca inscena azioni assurde, come il celebre gesto di ferirsi con un coltello “vero” e ketchup come sangue, per ribadire una profonda e comica riflessione: è più vero il sangue della performance o il ketchup del teatro?

Le critiche sono entusiastiche e celebrano Cosentino come “intellettuale della scena, cabarettista sui generis” che, come afferma Andrea Porcheddu, attraversa generi e stili con lucidità parodica, puntando sulla modestia e sull’autenticità del vissuto personale. Non a caso, il suo è un teatro fortemente autobiografico, popolato da riferimenti alla propria infanzia, alla madre, e intriso di una malinconia clownesca.

La giornalista Laura Novelli descrive Not Here Not Now come un’opera “sghemba e comica”, capace di fondere le radici del mimo, dell’istrionismo, della lirica e del cabaret in una satira profonda. Cosentino esplora i limiti dell’arte contemporanea e della performance, affrontando la “falsa ritualità” di certe pratiche artistiche come simbolo della vuota ritualità di gran parte della vita moderna.

Tra le risate e l’assurdità, Cosentino invita a una riflessione inaspettata sulla verità artistica, sulla vita e sulla finzione, con un linguaggio accessibile e un approccio ludico che sfida i canoni della performance art in modo sovversivo. La sua è un’indagine senza compromessi su cosa significhi essere artista oggi, una commedia che fa ridere e riflettere allo stesso tempo, divertente e sferzante come poche.

I prossimi appuntamenti

  • martedì 26 e mercoledì 27 novembre ore 21.00, Première, con i danzatori del Balletto di Roma e la coreografia di Andrea Costanzo Martini
  • martedì 10 e Mercoledì 11 dicembre ore 21.00, spazio al progetto Vestiti della vostra pelle; non è un laboratorio dove si trasmettono tecniche o metodi da applicare, ma un luogo di incontro e di scambio. .
  • giovedì 19 dicembre ore 21.00 lezione aperta con Emio Greco e Pieter C. Scholten (ICK Dans Amsterdam) "The Body in Revolt. A glimpse in the creative work of Emio Greco".

giovedì 14 novembre 2024

RAF Festeggia i 40 Anni di Self Control

 Dopo aver inaugurato le celebrazioni del SELF CONTROL 40th ANNIVERSARY all’Unipol Forum di Milano l’8 novembre, con uno spettacolo spettacolare all’Unipol Forum di Milano RAF continua a festeggiare in grande stile. Il SELF CONTROL 40TH ANNIVERSARY TOUR CLUB porterà l’icona del pop italiano in otto date esclusive, in cui il cantautore regalerà al pubblico una serie di live intimi e coinvolgenti per celebrare i quarant'anni di “Self Control,” una delle hit italiane più famose di sempre.

I primi due concerti erano in programma domani 15 a Milano e il 16 a Roma, data che sono slittate a causa di un forte stato influenzale di Rag. I due concerti sono stati cos' riprogrammati 

  • Venerdì 22 novembre 2024 a Roma, Atlantico Live 
  • Venerdì 13 dicembre 2024 a Bologna, Estragon Club 

 

I biglietti precedentemente acquistati restano validi per le nuove date.

In alternativa, per chi volesse chiedere il rimborso del biglietto per il live di Roma potrà farlo entro e non oltre il 20 novembre 2024, mentre per il live di Bologna entro e non oltre il 30 novembre.



Le Date del Tour

  •  21 novembre al Teatro Cartiere Carrara di Firenze
  • 22  novembre all’Atlantico Live di Roma 
  • 23 novembre al Dis_Play di Brescia
  • 27 novembre Teatro Concordia di Torino 
  • 30 novembre  Gran Teatro Geox di Padova 
  • 6 dicembre Casa della Musica di Napoli 
  • 7 dicembre Eremo Club di Molfetta 
  • 13 dicembre all’Estragon Club di Bologna, 

RAF, uno degli artisti più influenti del panorama musicale italiano, ha percorso una carriera straordinaria: in 40 anni ha pubblicato 14 album in studio, vendendo oltre 20 milioni di dischi in tutto il mondo. Con il tour Self Control 40th Anniversary, RAF non solo rende omaggio al suo pubblico ma ripercorre la propria storia artistica, portando sul palco i brani più celebri della sua discografia, come Sei La Più Bella Del Mondo, Il battito animale, Cosa resterà degli anni ‘80, Ti Pretendo, Infinito e tanti altri successi che hanno segnato l’evoluzione del pop italiano.

“Self Control,” il brano che ha cambiato la carriera di RAF, è uscito nel 1984 e ha subito conquistato le classifiche internazionali. Con la sua energia italo disco, Self Control è diventato un inno alla libertà e alla leggerezza degli anni Ottanta, un pezzo capace di rimanere attuale anche oggi, coinvolgendo le nuove generazioni. Grazie alla produzione di Giancarlo Bigazzi, la canzone ha lanciato RAF nel panorama internazionale, consacrandolo tra i più grandi nomi della musica italiana.

Un Tour per Rivivere l’Era Italo Disco

Il Self Control 40th Anniversary Tour Club è l’occasione perfetta per rivivere l’epoca d’oro della musica dance e italo disco, ma anche per celebrare un’icona della musica italiana. In un momento in cui il revival degli anni Ottanta è in pieno fermento, questo tour rappresenta un’immersione nella cultura musicale di quel decennio, riportando sul palco brani che hanno accompagnato generazioni intere.

“I live club hanno un’atmosfera unica,” ha affermato RAF. “Sarà speciale condividere questa esperienza in un ambiente più intimo, dove il pubblico può vivere appieno ogni canzone.” L’attesa è alta per i fan, e l’artista promette uno spettacolo che saprà sorprendere e coinvolgere, non solo per le canzoni ma per l’energia e l’emozione che si respireranno durante il tour.

Un Vinile da Collezione per i Veri Fan

In occasione del quarantesimo anniversario di Self Control, RAF ha pubblicato una versione rimasterizzata in vinile 45 giri picture disc, disponibile in edizione limitata sul sito di Sugar Music. Il vinile è proposto in uno speciale packaging trasparente serigrafato con sticker celebrativo, un pezzo da collezione che celebra un brano indimenticabile.

Per RAF, Self Control ha rappresentato “una canzone nata da un giro di chitarra rock,” un brano che ha segnato l’inizio di una carriera che oggi si riflette nei suoi successi. “Il resto della storia,” ricorda RAF, “l’abbiamo fatto insieme al pubblico.”

Conclusioni: Un Tour Imperdibile

Con il SELF CONTROL 40TH ANNIVERSARY TOUR CLUB, RAF celebra il legame con il suo pubblico in un viaggio musicale che è allo stesso tempo un ritorno al passato e un passo verso il futuro della sua carriera. Per chi ama la musica italiana, questo tour è un evento imperdibile, un’occasione per rivivere le emozioni di un'epoca indimenticabile insieme a un artista che ha scritto la storia del pop italiano.

Raoul Bova al Parioli con "Il Nuotatore di Auschwitz

Dal 27 novembre all'8 dicembre 2024, il palcoscenico del Teatro Parioli Costanzo ospiterà il debutto assoluto de Il Nuotatore di Auschwitz, spettacolo intenso e profondamente toccante, con Raoul Bova nel ruolo del protagonista. Scritto e diretto da Luca De Bei, lo spettacolo è ispirato alla vera storia di Alfred Nakache, leggendario nuotatore francese di origine ebraica che, nonostante le terribili condizioni del campo di Auschwitz, non smise mai di lottare e continuò ad allenarsi, rappresentando un simbolo di resistenza e coraggio.



La storia di Alfred Nakache e il significato della resistenza

Alfred Nakache, prima di essere internato, era un atleta di fama mondiale, detenendo vari record di nuoto e partecipando a competizioni internazionali. Deportato ad Auschwitz, divenne il prigioniero numero 172763, ma il suo spirito d’atleta non si spense mai, neanche in mezzo a tanto orrore. Nell'acqua gelida del campo, Nakache continuò ad allenarsi, trovando nel nuoto una forma di resistenza e di speranza per affrontare le brutalità che la vita nei lager imponeva. Dopo la liberazione, il suo ritorno allo sport e il suo record olimpico sancirono il suo trionfo su ogni tentativo di annientamento fisico e mentale.

Un tributo a Viktor Frankl e alla ricerca di un significato nella sofferenza

Lo spettacolo trae ispirazione anche dall'opera dello psichiatra Viktor Frankl, Uno psicologo nei lager, in cui l'autore riflette sul significato della vita e della sofferenza. Anche Frankl fu internato ad Auschwitz, e dal suo dolore emerse la teoria della logoterapia, un metodo terapeutico che sottolinea come la ricerca di uno scopo possa aiutare a superare anche le esperienze più devastanti.

La visione di Luca De Bei e la performance di Raoul Bova

La regia di Luca De Bei punta su un'interpretazione potente e immersiva, con Raoul Bova che incarna Nakache attraverso una sensibilità derivante anche dalle sue esperienze personali di atleta. Le luci di Marco Laudando creano linee e prospettive che ricordano le corsie di una piscina e le rotaie del treno, portando lo spettatore in uno spazio simbolico che unisce la realtà e la metafora della resistenza. I contributi video di Marco Renda e le musiche originali di Francesco Bova arricchiscono lo spettacolo, donando atmosfere intense e avvolgenti che spingono il pubblico a riflettere e a sentirsi emotivamente coinvolto nella storia di Nakache e Frankl.

Perché vedere Il Nuotatore di Auschwitz

Il Nuotatore di Auschwitz non è solo uno spettacolo su un sopravvissuto, ma un racconto che ci ricorda la forza insita nell'essere umano e la capacità di resistere e cercare un significato anche nelle situazioni più estreme. Alfred Nakache e Viktor Frankl diventano così due facce di una stessa medaglia, rappresentando rispettivamente il coraggio dell'istinto e la riflessione dell’intelletto.

Per gli spettatori, questo spettacolo è un’occasione per scoprire una storia vera e poco conosciuta, per riflettere sul senso della vita e per rendere omaggio a chi ha affrontato il buio con il coraggio della resistenza.

Info e Biglietti Il Nuotatore di Auschwitz andrà in scena dal 27 novembre all'8 dicembre 2024 presso il Teatro Parioli Costanzo di Roma.

Orario spettacoli dal mercoledì al sabato ore 21 domenica ore 17 

mercoledì 13 novembre 2024

Teatro Vascello "La Scortecata" e "Il Canto della Sirena"

 Dal 19 novembre al 1° dicembre, il Teatro Vascello di Roma “La Scortecata” e “Il Canto della Sirena,” offrendo al pubblico un’immersione nelle radici della fiaba popolare attraverso la magia e la drammaticità del teatro. Con il suo stile unico, Emma Dante riporta in vita storie senza tempo, con spettacoli che si distinguono per intensità emotiva, ironia, e un forte legame con la cultura mediterranea.



La Scortecata: La Fiaba Cruda e Ironica 

Liberamente tratto da “Lo cunto de li cunti” di Giambattista Basile, “La Scortecata” trasporta gli spettatori in un mondo fantastico, dove la realtà si intreccia con la fantasia popolare in un contesto scenico ridotto all’essenziale. Protagonisti sono due straordinari interpreti, Salvatore D’Onofrio e Carmine Maringola, che vestono i ruoli femminili con una comicità tagliente e profonda. La storia, che ruota attorno al re innamorato di una vecchia ingannato dalla sua voce, è una riflessione sui temi della bellezza e del desiderio, narrata con un umorismo crudo e spietato, in pieno stile basiliano.

Con una scenografia ridotta a pochi elementi – seggiole, una porta, un piccolo castello – Emma Dante riesce a evocare la miseria e la magia della fiaba, in cui le due vecchie sorelle, pur nella loro reciproca sopportazione, condividono un legame indissolubile. La storia si snoda tra comicità e amarezza, e invita a riflettere sul tema dell’apparenza e dei suoi inganni. Lo spettacolo, della durata di 60 minuti, avvolge il pubblico in un’atmosfera rarefatta, in cui il dialetto napoletano e le espressioni popolari si fondono, ricreando un ritmo teatrale unico.

Orari: Dal martedì al venerdì alle 21:00, sabato alle 19:00, domenica alle 17:00. Biglietti da 16 a 25 euro.

Il Canto della Sirena: Un’Emozionante Riscrittura della Sirenetta

Accanto a “La Scortecata,” Emma Dante propone un’altra rilettura di una fiaba classica, questa volta ispirata alla “Sirenetta” di H.C. Andersen. “Il Canto della Sirena” racconta la storia di Agnese, una sirena che sacrifica la propria coda e la voce per amore. Dante mette in scena la struggente vicenda dell’amore non corrisposto, trasportando il pubblico in un viaggio visivo e sonoro che esplora i confini tra il mare e la terra, tra il sogno e la realtà.

Viola Carinci, Davide Celona e Stephanie Taillandier portano in scena il mondo malinconico della sirena, accompagnati dalle luci di Cristian Zucaro, che creano un’atmosfera marina magica e sospesa. Con “Il Canto della Sirena,” Dante indaga il tema del sacrificio e della perdita, e offre uno spettacolo che, pur nella sua semplicità, colpisce per intensità e delicatezza.

Orari: Sabato alle 16:30 e domenica alle 11:30. Biglietti a partire da 12 euro.

Un Viaggio nel Mondo delle Fiabe al Teatro Vascello

Entrambi gli spettacoli rappresentano un esempio dell’arte di Emma Dante nel reinterpretare storie classiche con un linguaggio teatrale innovativo. Gli elementi scenici ridotti al minimo lasciano spazio a interpretazioni potenti e profonde, valorizzate dall’uso del dialetto, che dona autenticità alle storie. Emma Dante trasforma le fiabe in metafore della condizione umana, esplorando l’animo e le fragilità dei suoi personaggi.

Informazioni e Prenotazioni

I biglietti per “La Scortecata” e “Il Canto della Sirena” sono disponibili presso la biglietteria del Teatro Vascello e online su Vivaticket. I prezzi variano da 12 a 25 euro, con riduzioni per studenti, over 65 e gruppi. Per informazioni dettagliate e prenotazioni è possibile contattare il Teatro Vascello via email o telefonicamente.

Teatro Vascello Via Giacinto Carini 78, Roma
Tel: 065881021

Il Teatro delle Muse si Trasforma in Nave per "Benvenuti a Bordo"


Dal 21 novembre all'1 dicembre 2024, il Teatro delle Muse di Roma accoglierà il pubblico a bordo di una nave immaginaria per “Benvenuti a Bordo”, uno spettacolo avvincente che mescola umorismo e riflessione. Diretto da Paolo Mellucci, lo spettacolo racconta un intreccio di storie in un contesto insolito, quello di una nave da crociera, dove le vite dei protagonisti si intersecano e scontrano in un turbinio di eventi. Scritto da Sergio Iovane e Mario Moretti, e portato in scena da un cast di eccezione – Marina Vitolo, Gabriele Marconi, Sergio Spurio, affiancati da Virginia Colella, Clementina Guarino, Giulia Tamburrini ed Edoardo Valeriani – “Benvenuti a Bordo” è una commedia irresistibile che promette risate e spunti di riflessione.



Un Microcosmo Galleggiante: la Nave come Metafora della Vita

In un’ambientazione che evoca il fascino e l’imprevedibilità della vita in mare, il palco del Teatro delle Muse si trasforma in una nave dove si alternano momenti di comicità e dolcezza. Le storie dei personaggi sono come onde che si infrangono le une contro le altre, creando un mosaico vivace e profondo. Daniel, il maitre impeccabile ma manipolatore, Pasqualina, la cameriera napoletana dal cuore d'oro, e Francesco, il misterioso cameriere dal passato oscuro, portano in scena vicende che riflettono i molteplici aspetti delle relazioni umane, in un gioco continuo tra ironia e introspezione.

Un Cast che Brilla tra Colpi di Scena e Sentimento


Gli interpreti di “Benvenuti a Bordo” portano in scena un mix di personaggi unici, ciascuno con una propria energia, che accende le dinamiche di questa crociera teatrale. L’ironia della contessa Irene, l’innocenza dei giovani innamorati Fabio e Sara, e la voce calda della cantante Lulu’ arricchiscono il clima esilarante, con colpi di scena e gag che strappano risate sincere. Ma sotto il velo di leggerezza si nascondono momenti di tenerezza e riflessione: la vita in mare, come la vita vera, è fatta di alti e bassi, di traiettorie scontate e di cambiamenti improvvisi.

Un Finale Profondo che Colpisce il Cuore

Nel finale dello spettacolo, la canzone “Non basta una vita” emerge come un potente messaggio che sconvolge le aspettative e porta il pubblico a riflettere sul senso delle proprie emozioni e desideri. È un epilogo che non lascia indifferenti, toccando corde intime e risvegliando un nuovo sguardo sulla vita. La forza dello spettacolo risiede nella sua capacità di raccontare storie ordinarie con un linguaggio accessibile e diretto, capace di colpire il cuore.

Perché Andare a Vedere “Benvenuti a Bordo”?

“Benvenuti a Bordo” è molto più di una semplice commedia: è uno spettacolo che invita a riscoprire la bellezza della vita, anche nei suoi dettagli più semplici e nelle sue contraddizioni. Con un cast affiatato, una regia sensibile e un’ambientazione unica, lo spettacolo celebra l’umanità in tutte le sue sfumature, trasformando il palco in un luogo dove ridere e riflettere insieme. Al Teatro delle Muse, in via Forlì, 43, a Roma, questa crociera teatrale è pronta ad accogliere il pubblico per un viaggio indimenticabile.

sabato 9 novembre 2024

Morricone & Friends: un Omaggio ai Maestri della Musica da Film


Il prossimo mercoledì 13 novembre 2024, alle ore 18:00, l’Auditorium “Ennio Morricone” dell’Università di Roma “Tor Vergata” ospiterà un evento imperdibile per gli amanti della musica da film: Morricone & Friends. Questo concerto celebra l’indimenticabile Ennio Morricone e alcuni tra i più grandi compositori italiani, con i quali ha condiviso una lunga e prolifica amicizia, come Trovajoli, Bacalov, Piccioni e Piovani.



L’ensemble Roma Sinfonietta, che ha collaborato intensamente con il Maestro Morricone dirigendo numerosi suoi concerti in Italia e nel mondo, darà vita a un programma che ripercorre le sue opere più amate, spaziando dalle colonne sonore cinematografiche alla musica destinata alla sala da concerto, altrettanto preziosa per il Maestro.

Un Tributo al Genio di Ennio Morricone

Il pubblico potrà ascoltare alcuni dei brani più celebri di Morricone, tra cui le emozionanti note di Nuovo Cinema Paradiso, con il “Love Theme” composto dal figlio Andrea, il tema di C’era una volta in America e l’intenso Deborah’s Theme. Il programma include anche il capolavoro spirituale di Mission, l’ipnotico Metti una sera a cena e l’iconico Here’s to You da Sacco e Vanzetti, celebre per l’interpretazione di Joan Baez e riproposto ora dalla cantante jazz Ada Montellanico, dotata di una voce che saprà emozionare il pubblico.

L’omaggio si arricchisce di alcuni brani meno noti ma profondamente significativi, come il moderno Rag in frantumi per pianoforte e Notturno e passacaglia per sassofono e pianoforte, un dialogo musicale affidato agli straordinari interpreti Gianni Oddi e Antonello Maio.

Un Omaggio agli Amici: Trovajoli, Bacalov, Piovani, Piccioni e Gershwin

Accanto a Morricone, la serata rende omaggio ad altri compositori che hanno segnato la storia della musica per il cinema e condiviso con lui un legame personale e artistico. Saranno eseguite alcune delle loro colonne sonore più celebri: Armando Trovajoli con le musiche di Sette uomini d’oro, Luis Bacalov con l’indimenticabile colonna sonora de Il postino, Nicola Piovani con il toccante tema de La vita è bella, e Piero Piccioni con le note di Finché c’è guerra, c’è speranza.

Il concerto non si limita al panorama italiano, ma esplora anche l’eclettismo di Lalo Schifrin con il tema di Mission Impossible e celebra il grande George Gershwin. Ada Montellanico interpreterà il suo classico Someone to Watch Over Me, una ballata romantica che, pur nata per il musical Oh, Kay!, è stata ripresa in numerosi film e interpretata da voci mitiche come Ella Fitzgerald, Frank Sinatra e Barbra Streisand.

Interpreti d’Eccellenza per un Concerto Unico

L’evento vede la partecipazione di artisti di grande prestigio. Ada Montellanico, voce di punta della scena jazz italiana, offrirà la sua interpretazione intensa e originale, che fonde jazz e improvvisazione alla lingua italiana. Tra i musicisti d’eccezione, lo Ialsax Quartet, fondato da Gianni Oddi nel 1991, che vanta un percorso internazionale ricco di concerti nei maggiori festival e teatri mondiali.

Antonello Maio, pianista versatile e apprezzato, che ha collaborato con figure come Antonio Pappano, Luis Bacalov e lo stesso Morricone, porterà la sua esperienza decennale nel repertorio pianistico, con arrangiamenti di Filiberto Palermini, Marco Guidolotti e Franco Piana.

Informazioni sui Biglietti

Il concerto rappresenta un’opportunità unica per riscoprire il patrimonio musicale di Ennio Morricone e dei suoi amici compositori, in una cornice intima e suggestiva. I biglietti sono disponibili a partire da €12 per il biglietto intero, con riduzioni per personale universitario, over 65 e studenti. Si possono prenotare telefonicamente al numero 06 3236104 o acquistare il giorno del concerto.

Un Appuntamento con l’Emozione della Musica da Film

“Morricone & Friends” sarà una serata dedicata a chi desidera immergersi nella grande musica da film, accompagnata dalla maestria di musicisti di livello internazionale e da un’atmosfera di omaggio e nostalgia. Un viaggio tra colonne sonore che hanno segnato la memoria collettiva e che, anche grazie a serate come questa, continuano a vivere nel cuore di chi le ascolta.

venerdì 8 novembre 2024

Rita Marcotulli live al Roma Jazz Festival con "I Caravaggianti"


Rita Marcotulli, una delle più celebri musiciste italiane e prima donna a vincere il David di Donatello per la miglior colonna sonora (con Basilicata Coast to Coast nel 2011), torna sul palco con il suo nuovo progetto I Caravaggianti



Mercoledì 20 novembre, presso la Sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica, sarà protagonista della 48esima edizione del Roma Jazz Festival, con uno spettacolo che unisce musica, testi e visual design per esplorare la potenza creativa e la luce oscura dell'arte di Caravaggio.

I Caravaggianti è un viaggio immersivo che svela i dettagli nascosti delle opere del celebre pittore, esaltando la dualità tra luce e ombra, metafora dei contrasti della vita. Accanto a Rita Marcotulli ci sarà un ensemble internazionale di talenti, tra cui Mieko Miyazaki (koto e voce), Israel Varela (batteria e voce), Tore Brunborg (sax), Michel Benita (contrabbasso), Marco Decimo (violoncello), Michele Rabbia (percussioni) e la voce narrante registrata di Stefano Benni. Le proiezioni visive dello studio Karmachina completeranno l’esperienza, offrendo un impatto visivo d’eccezione.



La serata sarà anche un omaggio alla musica antica, con un arrangiamento del madrigale cinquecentesco Lassar il velo di Francesco Layolle, ispirato al celebre dipinto di Caravaggio Il Suonatore di Liuto. Questo brano sarà introdotto dal batterista e cantante Israel Varela, che lo interpreterà a cappella, per poi evolversi in una performance moderna con l’intero ensemble.

Non perdete l’occasione di assistere a questo evento unico, dove la musica jazz si fonde con l’arte visiva e letteraria per celebrare la complessità e il genio di Caravaggio. 

Amedeo Minghi in Tour con “Anima Sbiadita

 Dopo un’attesa di otto anni, Amedeo Minghi torna con un nuovo album, Anima Sbiadita, pubblicato l’8 novembre. Questo nuovo progetto segna il ritorno di uno dei cantautori più amati, riconosciuto per la sua capacità di fondere melodie e testi poetici in canzoni senza tempo. Ma non è tutto: il lancio di Anima Sbiadita segna anche l'inizio di un tour teatrale che porterà Minghi sui palchi di tutta Italia e oltre, per regalare al pubblico un’esperienza musicale intensa e coinvolgente.



Un Album di Profonda Introspezione

Prodotto da La Sanbiagio Produzioni su etichetta Nar e distribuito da Warner Music Italy, Anima Sbiadita è un album che, nelle parole di Minghi, riflette il passare del tempo, la vita, l’amore e i temi universali che da sempre ispirano l’artista. Con undici tracce inedite, Minghi propone un viaggio sonoro che esplora una versione più realistica e matura della sua arte, discostandosi dalla classica materia sognante per abbracciare un’espressività autentica e senza compromessi.

Con la collaborazione di Andrea Montemurro, Minghi dà vita a un’opera dall’approccio narrativo simile a un concept album, riportandoci agli album epici di un tempo, che miravano a raccontare una storia coesa e articolata. Il brano che dà il titolo all’album, Anima Sbiadita, racconta un’anima in cammino alla ricerca di significato e identità, in una dimensione che richiama le atmosfere malinconiche e struggenti di Cent’anni di solitudine di Gabriel Garcia Marquez. “Ho raccontato ciò che sono e ciò che viviamo,” spiega Minghi, facendo emergere con forza l’aspetto umano e universale dei suoi racconti musicali.

Un Sound Nuovo, tra Pop Rock e Melodia

Il nuovo album propone sonorità che stupiscono per la loro freschezza e sperimentazione. Dai primi accordi, si percepisce un lavoro orchestrale ben definito, arricchito da influenze pop rock inedite nella discografia dell’artista. Con un approccio minimalista e sincero, Anima Sbiadita è “un album che si presenta in bianco e nero, senza finzioni,” come sottolinea lo stesso Minghi, volto a mettere in risalto l’essenza della musica senza sovrastrutture.

Un Tour Teatrale per Condividere l’Intensità di Anima Sbiadita

Amedeo Minghi porterà il suo nuovo album in tour con uno spettacolo teatrale prodotto da The Boss di Carlo Ritirossi. Sul palco, Minghi sarà accompagnato da un sestetto d’archi e da una band affiatata, composta da Luca Perroni al pianoforte, Giandomenico Anellino alla chitarra, Alessandro Mazza al basso e Stefano Marazzi alla batteria, insieme alle voci di Rosy Messina e Giordano Spadafora. Ogni brano prenderà vita attraverso arrangiamenti dal vivo che promettono di creare un’atmosfera intima e toccante, perfetta per il contesto teatrale.

Il tour prenderà il via il 14 novembre al Teatro Mancinelli di Orvieto, per poi attraversare l’Italia con date a Mestre, Napoli, Sanremo, Torino, Bologna, e altre città italiane, fino a toccare destinazioni internazionali come Zurigo, Lugano e La Valletta. Un calendario in continua evoluzione che testimonia la voglia di Minghi di ritrovare il suo pubblico e di condividere con esso i nuovi capitoli del suo percorso artistico.

Anima Sbiadita: Un Album di Maturità e Riflessività

Con questo nuovo progetto, Amedeo Minghi si riconferma una delle voci più autorevoli della canzone d’autore italiana. Anima Sbiadita è molto più di un album: è un’opera che invita alla riflessione, un viaggio intimo in cui l’artista non nasconde le sue fragilità, ma le espone con maturità e coraggio. La musica di Minghi non è solo un intrattenimento, ma un invito a riscoprire la bellezza della sincerità, della vita e delle emozioni vere.

Per informazioni e aggiornamenti sul calendario del tour, è possibile consultare i canali ufficiali di Amedeo Minghi: il sito ufficiale amedeominghi.eu, la pagina Facebook e il portale The Boss Eventi.


14 novembre 2024 – ORVIETO, Teatro Mancinelli (data zero)

22 novembre 2024 – MESTRE (VE) Teatro Corso

24 novembre 2024 - PORTOROSE (Slovenia), Auditorium

1 dicembre 2024 - TERMINI IMERESE (PA), Piazza Duomo, sagrato Chiesa

7 dicembre 2024 – NAPOLI, Teatro Mediterraneo

12 dicembre 2024 – MONTECATINI (PT), Teatro Verdi
13 dicembre 2024 – SANREMO (IM), Teatro Ariston

23 dicembre 2024  - VITERBO, Teatro dell’Unione (Recital)

14 gennaio 2025 - TORINO, Teatro Colosseo
16 gennaio 2025 - PIACENZA, Teatro Politeama
17 gennaio 2025 - BOLOGNA, Teatro Delle Celebrazioni
18 gennaio 2025 - LEGNANO (MI), Teatro Tirannanzi
28 gennaio 2025 - BARI, Teatro Petruzzelli
30 gennaio 2025 – GALLIPOLI (LE), Teatro Italia
31 gennaio 2025 - TARANTO, Teatro Orfeo

22 febbraio 2025 – LA VALLETTA, MCC Theatre

21 marzo 2025 - AVEZZANO, Teatro dei Marsi

5 aprile 2025 - ZURIGO, Volkshous

6 aprile 2025 – LUGANO, Palacongressi  

28 aprile 2025 – ROMA, Il Sistina   

Famiglia Micidiale al Teatro Golden di Roma

14 al 24 novembre 2024, al Teatro Golden di Roma, il pubblico potrà assistere a un nuovo spettacolo , Famiglia Micidiale, una commedia frizzante e piena di colpi di scena che mette a nudo le dinamiche di vicinato e la competizione tra famiglie, in un modo tanto divertente quanto realistico. Sotto la regia di Enzo Casertano, il cast eccezionale composto dallo stesso Casertano, Beatrice Fazi, Alessandra Merico e Gianni Ferreri darà vita ad un'opera esilarante e coinvolgente, scritta da Alessandra Merico.



Una trama comica tra invidie e tensioni di vicinato

Il punto di partenza di Famiglia Micidiale è la quotidianità delle famiglie Moscetti e Longobardi, due nuclei che vivono fianco a fianco e che si sfidano costantemente per dimostrare la propria superiorità. A ogni festività, che si tratti di Natale o di una semplice domenica di primavera, i Moscetti e i Longobardi fanno a gara con addobbi sempre più stravaganti, pranzi sontuosi e acquisti costosi, in una continua escalation di gelosie e invidie. Ogni occasione è buona per cercare di superarsi a vicenda, dai vestiti firmati alla marca dell’automobile, fino alla razza del cane.

La tensione tra le due famiglie arriva al culmine quando, improvvisamente, un evento drammatico sconvolge la famiglia Longobardi: uno dei suoi membri viene trovato morto. Se all’inizio i Moscetti sembrano quasi compiaciuti della tragedia che ha colpito i vicini, la situazione si ribalta completamente quando i Longobardi diventano oggetto dell’attenzione mediatica. La cronaca nazionale si accende intorno a loro, con giornalisti, televisioni e programmi di spicco che affollano la loro casa per raccontare al pubblico la scioccante vicenda.

Risate assicurate e una trama tinta di giallo

Tra colpi di scena e situazioni paradossali, Famiglia Micidiale si tinge di giallo, mantenendo però sempre il tono leggero e ironico che contraddistingue la commedia. I Moscetti, invidiosi delle attenzioni ricevute dai Longobardi, decidono infatti di ideare un piano per attirare su di loro i riflettori. Ma fino a che punto saranno disposti a spingersi per avere il loro momento di gloria Le risate sono assicurate, con un cast di attori capaci di trasformare ogni situazione in un vero spasso.

Dettagli e biglietti per Famiglia Micidiale

Famiglia Micidiale andrà in scena al Teatro Golden, in Via Taranto 36 a Roma, dal 14 al 24 novembre 2024. La produzione, a cura della Compagnia Moliere srl, promette di regalare al pubblico romano una serata all’insegna dell’umorismo e della riflessione sui rapporti di vicinato, in un mix perfetto di risate e mistero.

Non lasciatevi sfuggire questa commedia unica nel suo genere, che racconta con ironia e un tocco di suspense la quotidianità di molte famiglie. I biglietti sono già disponibili presso la biglietteria del teatro e online.

mercoledì 6 novembre 2024

Papaveri Rossi: al teatro Vittoria

 Il palcoscenico del Teatro Vittoria di Roma si prepara a ospitare uno spettacolo straordinario che unisce teatro e storia. Papaveri Rossi, scritto e diretto da Sergio Maifredi, narra il coraggioso e toccante viaggio del Generale Władysław Anders e del Secondo Corpo d’Armata Polacco, attraverso un percorso che sfida la guerra, i confini e l’umanità. Questo spettacolo, in scena l'11 novembre, giorno della Festa dell’Indipendenza della Polonia, è molto più di una rappresentazione: è un tributo alla resistenza e alla forza dell’arte anche nei contesti più difficili.



Un Racconto di Umanità tra le Trincee della Storia

Sergio Maifredi, affiancato da Massimiliano Cividati, crea una drammaturgia che mette al centro le persone, più che gli eventi militari. La storia di Papaveri Rossi si sviluppa infatti attorno agli uomini e alle donne che attraversano la seconda guerra mondiale con fucili e mitragliatrici, ma anche con libri e spettacoli teatrali, cercando di mantenere intatto il proprio spirito. È proprio la compagnia teatrale itinerante, creata all’interno del Secondo Corpo d’Armata e diretta dalla carismatica attrice polacca Jadwiga Domańska, che fa da filo conduttore dell’intera rappresentazione. Questa compagnia è un unicum nella storia della guerra e del teatro: un gruppo di attori, poeti, e musicisti che segue l’esercito dai deserti africani fino alle battaglie in Italia, portando un messaggio di cultura e resistenza.

La Storia Dietro le Scene

Lo spettacolo trae ispirazione da una delle vicende più significative della seconda guerra mondiale, quella di Feliks Konarski, autore della canzone “Papaveri rossi a Montecassino,” che nacque la notte del 18 maggio 1944 durante la battaglia finale contro la linea Gustav. Questa canzone, simbolo di resistenza per i polacchi, risuona in Papaveri Rossi come un inno che unisce il coraggio alla tragedia, la speranza alla memoria.

Una Produzione di Grande Valore Storico e Artistico

Accompagnato dalle musiche dal vivo di Gennaro Scarpato alle percussioni e Andrea Zani al pianoforte, Papaveri Rossi non è solo uno spettacolo teatrale, ma una rappresentazione corale che celebra il potere dell’arte in tempo di guerra. La collaborazione del Teatro Pubblico Ligure con l’Istituto Adam Mickiewicz di Varsavia e il patrocinio dell’Ambasciata di Polonia a Roma testimoniano il forte impegno culturale dietro la produzione, rendendolo un evento internazionale di altissimo profilo.

Le Date da Non Perdere

Papaveri Rossi sarà in scena:

  • Lunedì 11 novembre al Teatro Vittoria di Roma
  • Venerdì 13 dicembre al Teatro di Fiesole
  • Sabato 18 gennaio 2025 al Teatro Masini di Faenza

Conclusione

Con Papaveri Rossi, Sergio Maifredi e il cast offrono uno spettacolo intenso che porta il pubblico a ripercorrere i passi di un esercito sui generis, capace di vincere non solo con le armi, ma anche con la forza della cultura e dell’arte. Un appuntamento imperdibile per chi ama il teatro e la storia, per riscoprire – come dice Maifredi – che “sono il cuore e l'anima di chi percorre a piedi la storia che fanno la differenza.”

martedì 5 novembre 2024

Ritorna al Cinema il Cult di Quentin Tarantino: Pulp Fiction in Versione Restaurata

Il capolavoro di Quentin Tarantino, Pulp Fiction, celebra i suoi trent'anni con un ritorno in grande stile nelle sale cinematografiche. Presentato per la prima volta al pubblico durante il prestigioso Festival di Cannes, dove conquistò la Palma d'Oro, Pulp Fiction è rapidamente diventato un classico del cinema moderno, grazie a una miscela unica di azione, violenza, e humor nero. Tra il 18 e il 20 novembre, i fan potranno rivivere le avventure e i dialoghi memorabili dei personaggi iconici di questo cult in una versione restaurata, pensata per riportare l’opera di Tarantino sul grande schermo.



Pulp Fiction: un Cult che Ha Definito gli Anni Novanta

Lanciato nel 1994, Pulp Fiction è diventato un fenomeno di culto imponendo uno stile visivo e narrativo rivoluzionario. La pellicola ottenne sette nomination agli Oscar, portando a casa la statuetta per la Migliore Sceneggiatura Originale, scritta dallo stesso Tarantino in collaborazione con Roger Avary. Con un cast stellare che include attori del calibro di John Travolta, Uma Thurman, Samuel L. Jackson, Bruce Willis e Harvey Keitel, il film ha saputo creare personaggi indimenticabili e storie intrecciate che hanno segnato per sempre l'immaginario collettivo.


Un Cast Iconico per un Film Senza Tempo

La narrazione non lineare e i dialoghi pungenti di Pulp Fiction hanno dato vita a personaggi unici e profondamente impressi nella cultura pop. Dall'improbabile duo di gangster Vincent Vega e Jules Winnfield (interpretati rispettivamente da Travolta e Jackson), alla misteriosa Mia Wallace, moglie del boss (Uma Thurman), fino al pugile ribelle Butch Coolidge (Bruce Willis) e al risolutore professionista Winston Wolf (Harvey Keitel). E come dimenticare i ladri Ringo e Yolanda (Tim Roth e Amanda Plummer), l'eccentrico capitano Koons (Christopher Walken), Buddy Holly (Steve Buscemi) e una breve ma memorabile apparizione dello stesso Tarantino? Questi personaggi hanno trasformato Pulp Fiction in una delle opere più citate e amate di sempre.

Torna sul Grande Schermo per Tre Giorni

Dal 18 al 20 novembre, sarà possibile rituffarsi nelle atmosfere di Pulp Fiction nelle sale italiane, grazie alla versione restaurata del film. Un’occasione unica per rivivere, o scoprire per la prima volta, le incredibili scene e la colonna sonora leggendaria, tra cui la famosa danza tra Travolta e Thurman sulle note di "You Never Can Tell" di Chuck Berry.

Perché Pulp Fiction è un Must per gli Amanti del Cinema

A trent'anni dal debutto, Pulp Fiction resta un caposaldo della filmografia di Tarantino e un punto di riferimento per il cinema contemporaneo. Questo film non è solo un'esperienza visiva, ma anche un'opera che ha segnato una generazione e cambiato il modo di raccontare storie sul grande schermo. Chiunque voglia immergersi in una lezione di cinema firmata Tarantino non può perdere l'appuntamento con questa speciale proiezione.

L’appuntamento con Pulp Fiction in versione restaurata è il 18, 19 e 20 novembre: tre giorni per immergersi nel mondo di uno dei film più influenti e rivoluzionari degli anni Novanta. Preparatevi a danzare di nuovo con Vincent e Mia e a lasciarvi travolgere dall’ironia e dal ritmo inconfondibile di questo cult.