Domenica
24 maggio la Capitale ricorda il 100° anniversario dell'entrata
dell'Italia nella prima Guerra Mondiale con l'iniziativa “Voci
dalla Trincea”, onoriamo il passato, riflettiamo sul presente e
costruiamo il futuro”.
Il
teatro Quirino - Vittorio Gasmann sarà palcoscenico di un ricco
programma di eventi, ad ingresso libero, per raccontare e divulgare
la memoria storica e culturale della Grande Guerra.
La
manifestazione, ideata da Giulia Pasquazi Berliri, è stata
organizzata dall'associazione culturale “La
Decima Musa”,
in collaborazione con l'associazione “Uniti
nella Memoria”,
6° reggimento Battaglione Bassano.
Si
inizia la mattina, dalle 10.30 alle 13.00, con una mostra presso il
foyer del Teatro Quirino. Saranno esposti reperti e memorie di guerra
(oggetti, divise, libri) tutti rigorosamente originali e rinvenuti
sull'Altopiano di Asiago, sull'Ortigara, il Pasubio e il massiccio
del Grappa che furono decisivi teatri di guerra. Dedicata soprattutto
ai giovani, la mostra è un momento di riflessione per ripercorrere
un evento storico con l'ausilio di oggetti, strumenti e vestiario
d'epoca. Guide esperte accompagneranno studenti e visitatori di ogni
età nel percorso espositivo per rivivere le attività dei soldati
coinvolti in quel conflitto.
Alle
ore 17.00 i rievocatori dell'associazione “Uniti
nella Memoria”
daranno vita alla rappresentazione teatrale "1915
– 1918
Spero
che io torni presto!"
che offrirà agli spettatori uno spaccato della vita di trincea con
dialoghi, lettura di lettere, filmati e canti che accompagnavano le
lunghe marce e le fredde notti. Musica, recitazione e poesia si
fondono per ripercorrere una pagina della nostra storia e per
ricordare milioni di giovani che sacrificarono la propria vita. In
scena una voce narrante racconterà gli avvenimenti del fronte mentre
sette rievocatori in uniforme storica daranno forma e voce ai
protagonisti che vissero in prima persona quei momenti drammatici.
Alcuni testi saranno letti in dialetto per sottolineare l'identità
di un mondo contadino e per meglio rappresentare i disagi dei soldati
in guerra per i quali la famiglia, il lavoro della terra e le proprie
tradizioni erano valori fondamentali a cui aggrapparsi.
La
rappresentazione teatrale sarà preceduta dalla cerimonia
dell’alzabandiera alla presenza dell'unica vedova italiana
superstite, Palma De Luca Viola, moglie della Medaglia d’Oro al
Valor Militare Ettore Viola. Sarà presente anche Maurizio Gonzaga
nipote di Ferrante, ai cui meriti di guerra furono conferite ben due
Medaglie d’Oro e tre d'Argento.
Seguiranno
canti e canzoni dal fronte da parte del Coro dell’Associazione
Nazionale Alpini di Novale e al termine le note della Fanfara
dell’Associazione Nazionale Bersaglieri di San Donà di Piave, che
entrerà in sala correndo, daranno vita a un coinvolgente concerto
finale.
“Voci
dalla trincea
- spiega l' ideatrice del progetto Giulia Pasquazi Berliri,- è stato
pensato con l'intento di ripercorrere uno degli avvenimenti che ha
maggiormente cambiato la storia del nostro continente e del mondo
intero, proponendo però una chiave di lettura diversa, originale,
antiretorica, legata all'esperienza sonora, comunicativa della vita
di trincea dove sentimenti, dolore, barlumi di gioie, frammenti di
speranze, attese si fanno più forti dell'appartenenza militare e
della logica stessa del conflitto”.
L’evento
ha il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri con la
concessione dell’utilizzo del Logo ufficiale del Centenario, della
Regione Lazio e dell’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale.
VOCI
DALLA TRINCEA:
NEL
CENTENARIO DELLA GRANDE GUERRA
Domenica
24 maggio 2015 Teatro Quirino – Vittorio Gassman, Roma
(ingresso
libero fino ad esaurimento posti)
Domenica
24 maggio la Capitale ricorda il 100° anniversario dell'entrata
dell'Italia nella prima Guerra Mondiale con l'iniziativa "Voci dalla
Trincea", onoriamo il passato, riflettiamo sul presente e costruiamo il
futuro".
Il teatro Quirino - Vittorio Gasmann sarà palcoscenico di un ricco programma di eventi, ad ingresso libero, per raccontare e divulgare la memoria storica e culturale della Grande Guerra.
La manifestazione, ideata da Giulia Pasquazi Berliri, è stata organizzata dall'associazione culturale "La Decima Musa", in collaborazione con l'associazione "Uniti nella Memoria", 6° reggimento Battaglione Bassano.
Il teatro Quirino - Vittorio Gasmann sarà palcoscenico di un ricco programma di eventi, ad ingresso libero, per raccontare e divulgare la memoria storica e culturale della Grande Guerra.
La manifestazione, ideata da Giulia Pasquazi Berliri, è stata organizzata dall'associazione culturale "La Decima Musa", in collaborazione con l'associazione "Uniti nella Memoria", 6° reggimento Battaglione Bassano.
mostra Grande Guerra |
Si inizia la
mattina, dalle 10.30 alle 13.00, con una mostra presso il foyer del
Teatro Quirino. Saranno esposti reperti e memorie di guerra (oggetti,
divise, libri) tutti rigorosamente originali e rinvenuti sull'Altopiano
di Asiago, sull'Ortigara, il Pasubio e il massiccio del Grappa che
furono decisivi teatri di guerra. Dedicata soprattutto ai giovani, la
mostra è un momento di riflessione per ripercorrere un evento storico
con l'ausilio di oggetti, strumenti e vestiario d'epoca.
Guide esperte accompagneranno studenti e visitatori di ogni età nel percorso espositivo per rivivere le attività dei soldati coinvolti in quel conflitto.
Alle ore 17.00 i rievocatori dell'associazione "Uniti nella Memoria" daranno vita alla rappresentazione teatrale "1915 - 1918 Spero che io torni presto!" che offrirà agli spettatori uno spaccato della vita di trincea con dialoghi, lettura di lettere, filmati e canti che accompagnavano le lunghe marce e le fredde notti. Musica, recitazione e poesia si fondono per ripercorrere una pagina della nostra storia e per ricordare milioni di giovani che sacrificarono la propria vita. In scena una voce narrante racconterà gli avvenimenti del fronte mentre sette rievocatori in uniforme storica daranno forma e voce ai protagonisti che vissero in prima persona quei momenti drammatici. Alcuni testi saranno letti in dialetto per sottolineare l'identità di un mondo contadino e per meglio rappresentare i disagi dei soldati in guerra per i quali la famiglia, il lavoro della terra e le proprie tradizioni erano valori fondamentali a cui aggrapparsi.
La rappresentazione teatrale sarà preceduta dalla cerimonia dell'alzabandiera alla presenza dell'unica vedova italiana superstite, Palma De Luca Viola, moglie della Medaglia d'Oro al Valor Militare Ettore Viola. Sarà presente anche Maurizio Gonzaga nipote di Ferrante, ai cui meriti di guerra furono conferite ben due Medaglie d'Oro e tre d'Argento.
Seguiranno canti e canzoni dal fronte da parte del Coro dell'Associazione Nazionale Alpini di Novale e al termine le note della Fanfara dell'Associazione Nazionale Bersaglieri di San Donà di Piave, che entrerà in sala correndo, daranno vita a un coinvolgente concerto finale.
"Voci dalla trincea - spiega l' ideatrice del progetto Giulia Pasquazi Berliri,- è stato pensato con l'intento di ripercorrere uno degli avvenimenti che ha maggiormente cambiato la storia del nostro continente e del mondo intero, proponendo però una chiave di lettura diversa, originale, antiretorica, legata all'esperienza sonora, comunicativa della vita di trincea dove sentimenti, dolore, barlumi di gioie, frammenti di speranze, attese si fanno più forti dell'appartenenza militare e della logica stessa del conflitto".
L'evento ha il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri con la concessione dell'utilizzo del Logo ufficiale del Centenario, della Regione Lazio e dell'Assessorato alla Cultura di Roma Capitale.
Guide esperte accompagneranno studenti e visitatori di ogni età nel percorso espositivo per rivivere le attività dei soldati coinvolti in quel conflitto.
Alle ore 17.00 i rievocatori dell'associazione "Uniti nella Memoria" daranno vita alla rappresentazione teatrale "1915 - 1918 Spero che io torni presto!" che offrirà agli spettatori uno spaccato della vita di trincea con dialoghi, lettura di lettere, filmati e canti che accompagnavano le lunghe marce e le fredde notti. Musica, recitazione e poesia si fondono per ripercorrere una pagina della nostra storia e per ricordare milioni di giovani che sacrificarono la propria vita. In scena una voce narrante racconterà gli avvenimenti del fronte mentre sette rievocatori in uniforme storica daranno forma e voce ai protagonisti che vissero in prima persona quei momenti drammatici. Alcuni testi saranno letti in dialetto per sottolineare l'identità di un mondo contadino e per meglio rappresentare i disagi dei soldati in guerra per i quali la famiglia, il lavoro della terra e le proprie tradizioni erano valori fondamentali a cui aggrapparsi.
La rappresentazione teatrale sarà preceduta dalla cerimonia dell'alzabandiera alla presenza dell'unica vedova italiana superstite, Palma De Luca Viola, moglie della Medaglia d'Oro al Valor Militare Ettore Viola. Sarà presente anche Maurizio Gonzaga nipote di Ferrante, ai cui meriti di guerra furono conferite ben due Medaglie d'Oro e tre d'Argento.
Seguiranno canti e canzoni dal fronte da parte del Coro dell'Associazione Nazionale Alpini di Novale e al termine le note della Fanfara dell'Associazione Nazionale Bersaglieri di San Donà di Piave, che entrerà in sala correndo, daranno vita a un coinvolgente concerto finale.
"Voci dalla trincea - spiega l' ideatrice del progetto Giulia Pasquazi Berliri,- è stato pensato con l'intento di ripercorrere uno degli avvenimenti che ha maggiormente cambiato la storia del nostro continente e del mondo intero, proponendo però una chiave di lettura diversa, originale, antiretorica, legata all'esperienza sonora, comunicativa della vita di trincea dove sentimenti, dolore, barlumi di gioie, frammenti di speranze, attese si fanno più forti dell'appartenenza militare e della logica stessa del conflitto".
L'evento ha il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri con la concessione dell'utilizzo del Logo ufficiale del Centenario, della Regione Lazio e dell'Assessorato alla Cultura di Roma Capitale.
Domenica
24 maggio la Capitale ricorda il 100° anniversario dell'entrata
dell'Italia nella prima Guerra Mondiale con l'iniziativa "Voci dalla
Trincea", onoriamo il passato, riflettiamo sul presente e costruiamo il
futuro".
Il teatro Quirino - Vittorio Gasmann sarà palcoscenico di un ricco programma di eventi, ad ingresso libero, per raccontare e divulgare la memoria storica e culturale della Grande Guerra.
La manifestazione, ideata da Giulia Pasquazi Berliri, è stata organizzata dall'associazione culturale "La Decima Musa", in collaborazione con l'associazione "Uniti nella Memoria", 6° reggimento Battaglione Bassano.
Il teatro Quirino - Vittorio Gasmann sarà palcoscenico di un ricco programma di eventi, ad ingresso libero, per raccontare e divulgare la memoria storica e culturale della Grande Guerra.
La manifestazione, ideata da Giulia Pasquazi Berliri, è stata organizzata dall'associazione culturale "La Decima Musa", in collaborazione con l'associazione "Uniti nella Memoria", 6° reggimento Battaglione Bassano.
mostra Grande Guerra |
Si inizia la
mattina, dalle 10.30 alle 13.00, con una mostra presso il foyer del
Teatro Quirino. Saranno esposti reperti e memorie di guerra (oggetti,
divise, libri) tutti rigorosamente originali e rinvenuti sull'Altopiano
di Asiago, sull'Ortigara, il Pasubio e il massiccio del Grappa che
furono decisivi teatri di guerra. Dedicata soprattutto ai giovani, la
mostra è un momento di riflessione per ripercorrere un evento storico
con l'ausilio di oggetti, strumenti e vestiario d'epoca.
Guide esperte accompagneranno studenti e visitatori di ogni età nel percorso espositivo per rivivere le attività dei soldati coinvolti in quel conflitto.
Alle ore 17.00 i rievocatori dell'associazione "Uniti nella Memoria" daranno vita alla rappresentazione teatrale "1915 - 1918 Spero che io torni presto!" che offrirà agli spettatori uno spaccato della vita di trincea con dialoghi, lettura di lettere, filmati e canti che accompagnavano le lunghe marce e le fredde notti. Musica, recitazione e poesia si fondono per ripercorrere una pagina della nostra storia e per ricordare milioni di giovani che sacrificarono la propria vita. In scena una voce narrante racconterà gli avvenimenti del fronte mentre sette rievocatori in uniforme storica daranno forma e voce ai protagonisti che vissero in prima persona quei momenti drammatici. Alcuni testi saranno letti in dialetto per sottolineare l'identità di un mondo contadino e per meglio rappresentare i disagi dei soldati in guerra per i quali la famiglia, il lavoro della terra e le proprie tradizioni erano valori fondamentali a cui aggrapparsi.
La rappresentazione teatrale sarà preceduta dalla cerimonia dell'alzabandiera alla presenza dell'unica vedova italiana superstite, Palma De Luca Viola, moglie della Medaglia d'Oro al Valor Militare Ettore Viola. Sarà presente anche Maurizio Gonzaga nipote di Ferrante, ai cui meriti di guerra furono conferite ben due Medaglie d'Oro e tre d'Argento.
Seguiranno canti e canzoni dal fronte da parte del Coro dell'Associazione Nazionale Alpini di Novale e al termine le note della Fanfara dell'Associazione Nazionale Bersaglieri di San Donà di Piave, che entrerà in sala correndo, daranno vita a un coinvolgente concerto finale.
"Voci dalla trincea - spiega l' ideatrice del progetto Giulia Pasquazi Berliri,- è stato pensato con l'intento di ripercorrere uno degli avvenimenti che ha maggiormente cambiato la storia del nostro continente e del mondo intero, proponendo però una chiave di lettura diversa, originale, antiretorica, legata all'esperienza sonora, comunicativa della vita di trincea dove sentimenti, dolore, barlumi di gioie, frammenti di speranze, attese si fanno più forti dell'appartenenza militare e della logica stessa del conflitto".
L'evento ha il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri con la concessione dell'utilizzo del Logo ufficiale del Centenario, della Regione Lazio e dell'Assessorato alla Cultura di Roma Capitale.
Guide esperte accompagneranno studenti e visitatori di ogni età nel percorso espositivo per rivivere le attività dei soldati coinvolti in quel conflitto.
Alle ore 17.00 i rievocatori dell'associazione "Uniti nella Memoria" daranno vita alla rappresentazione teatrale "1915 - 1918 Spero che io torni presto!" che offrirà agli spettatori uno spaccato della vita di trincea con dialoghi, lettura di lettere, filmati e canti che accompagnavano le lunghe marce e le fredde notti. Musica, recitazione e poesia si fondono per ripercorrere una pagina della nostra storia e per ricordare milioni di giovani che sacrificarono la propria vita. In scena una voce narrante racconterà gli avvenimenti del fronte mentre sette rievocatori in uniforme storica daranno forma e voce ai protagonisti che vissero in prima persona quei momenti drammatici. Alcuni testi saranno letti in dialetto per sottolineare l'identità di un mondo contadino e per meglio rappresentare i disagi dei soldati in guerra per i quali la famiglia, il lavoro della terra e le proprie tradizioni erano valori fondamentali a cui aggrapparsi.
La rappresentazione teatrale sarà preceduta dalla cerimonia dell'alzabandiera alla presenza dell'unica vedova italiana superstite, Palma De Luca Viola, moglie della Medaglia d'Oro al Valor Militare Ettore Viola. Sarà presente anche Maurizio Gonzaga nipote di Ferrante, ai cui meriti di guerra furono conferite ben due Medaglie d'Oro e tre d'Argento.
Seguiranno canti e canzoni dal fronte da parte del Coro dell'Associazione Nazionale Alpini di Novale e al termine le note della Fanfara dell'Associazione Nazionale Bersaglieri di San Donà di Piave, che entrerà in sala correndo, daranno vita a un coinvolgente concerto finale.
"Voci dalla trincea - spiega l' ideatrice del progetto Giulia Pasquazi Berliri,- è stato pensato con l'intento di ripercorrere uno degli avvenimenti che ha maggiormente cambiato la storia del nostro continente e del mondo intero, proponendo però una chiave di lettura diversa, originale, antiretorica, legata all'esperienza sonora, comunicativa della vita di trincea dove sentimenti, dolore, barlumi di gioie, frammenti di speranze, attese si fanno più forti dell'appartenenza militare e della logica stessa del conflitto".
L'evento ha il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri con la concessione dell'utilizzo del Logo ufficiale del Centenario, della Regione Lazio e dell'Assessorato alla Cultura di Roma Capitale.
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