Mia madre si chiamava Ernesta e detestava il suo nome. Così mai avrei pensato che uno spettacolo teatrale mi avrebbe fatto apprezzare il nome Ernesto, anzi “Earnest” come lo pronunciano i protagonisti della brillante commedia di Oscar Wilde “L’importanza di chiamarsi Ernesto”, in scena al Quirino fino al 16 marzo.
Tanti gli applausi e un teatro al completo per la prima del 25 febbraio, con la presenza anche di alcune personalità politiche come Letta e Bertinotti. Geppy Gleijeses, che è anche il regista dello spettacolo, è bravissimo e impeccabile nel ruolo di Jack Geppy.
Ma non da meno, anzi, sono le donne in scena. Tutte bravissime anche quando, come nel caso di Marianella Bargilli, si calano nei panni di un uomo interpretando alla perfezione Algernon, con capelli corti e qualche ricciolo ribelle e dal carattere impertinente e dissacrante proprio come Alfred Douglas, l’uomo che fece perdere la testa a Wilde. Ma ruba decisamente la scena come interpretazione e come personaggio teatrale unico, e forse il migliore che l’autore sia riuscito a creare, Lucia Poli che veste a pennello la parte di Lady Bracknell che si dice sia un po’ la regina Vittoria ed incarna alla perfezione la società vittoriana.
Un periodo storico di floridezza economica in cui non c’è da stupirsi se l’unica preoccupazione diventa l’importanza di chiamarsi con un nome come Earnest, dal suono che diventa una melodia e una buona ragione per amare e sposare un uomo che si chiama Earnest. E certo non sarebbe la stessa cosa e lo stesso sentimento se invece fosse un banale Jack. Ma per fortuna il finale viene in aiuto del protagonista che si appropria definitivamente e a pieno titolo del nome Earnest.
Teatro Quirino
dal 25 febbraio al 16 marzo
L’IMPORTANZA DI CHIAMARSI ERNESTO
di Oscar Wilde
traduzione Masolino D’Amico
regia
Geppy Gleijeses
con
Geppy Gleijeses Marianella Bargilli Lucia Poli
orari:
dal martedì al sabato ore 20.45
giovedì 27 febbraio, mercoledì 5 e 12 marzo ore 16.45
giovedì 27 febbraio, mercoledì 5 e 12 marzo ore 16.45
sabato 15 marzo ore 16.45 e ore 20.45
tutte le domeniche ore 16.45
biglietti:
platea | € 32,00 |
€ 27,00
| |
I balconata | € 26,00 |
€ 22,00
| |
II balconata | € 21,00 |
€ 18,00
| |
galleria | € 15,00 | € 12,00 |
di Claudia Lovisetto
0 commenti:
Posta un commento