Foto di Vittorio Villani |
Questa sera Gabriele Coen Jewish Experience sarà alla alla
Casa del Jazz per presentare in concerto il suo
nuovo lavoro discografico:“Yiddish melodies in jazz.
Il nuovo cd, realizzato per la
“Tzadik” John Zorn, esce nella collana “Radical Jewish Culture” che raccoglie le migliori espressioni della nuova musica ebraica a livello
internazionale.
In “Yiddish melodies in jazz”, Coen (sax soprano, tenore e
clarinetto) conduce il suo ensemble al cuore
del rapporto tra la musica ebraica e il jazz americano, esplorando l’influenza
dell’eredità ebraica sul jazz attraverso una personale interpretazione di brani
che sono diventati dei veri e propri classici della tradizione jazzistica.
Il
debito della musica ebraica nei confronti del jazz da cui, negli Stati Uniti, ha
saputo trarre nuova linfa vitale, è cosa nota e ampiamente indagata e si è tradotta, negli anni, in un nuovo tipo di musica che coniuga il sound ebraico con le nuove frontiere sonore offerte dal jazz e da altre culture musicali.
saputo trarre nuova linfa vitale, è cosa nota e ampiamente indagata e si è tradotta, negli anni, in un nuovo tipo di musica che coniuga il sound ebraico con le nuove frontiere sonore offerte dal jazz e da altre culture musicali.
Gabriele
Coen ci conduce ora alla scoperta della penetrazione delle sonorità ebraiche nel
mainstream americano, presentando per la prima volta
in chiave contemporanea una manciata di brani tratti dal repertorio della musica
klezmer e della canzone yiddish che sono poi entrati a pieno diritto nella
tradizione jazzistica
nelle loro memorabili esecuzioni di Original
Dixieland Jazz Band, Benny Goodman, Ella Fitzgerald, Billie Holiday, Cab
Calloway, Shelly Manne, Terry Gibbs, Herbie Mann.
Con l’eclettismo espressivo che è il segno distintivo del suo
percorso artistico e di ricerca, Gabriele Coen presenta questi brani, affiancati
da due composizioni originali, creando un’appassionante, inconsueta, lirica,
esperienza musicale attraverso un tessuto sonoro che attinge al jazz, al rock,
alla world music, senza mai dimenticare le radici ebraiche della sua
ispirazione.
0 commenti:
Posta un commento