Ha debuttato ieri sera al Teatro Vascello lo spettacolo Clôture
de l'amour del regista e drammaturgo Pascal Rambert, protagonista indiscusso della
scena teatrale francese.
Lo spettacolo che sarà in scena fino al 14 aprile ha avuto il suo primo debutto in occasione del Festival di Avignone del 2011, ed ha visto Rambert portare a casa due
prestigiosi riconoscimenti:
- Miglior creazione di un testo teatrale in lingua francese
- Gran premio della drammaturgia.
Il successo della pièce, rappresentata in 8 lingue, ha superato non solo in confini francesi, ma anche quelli europei. Clôture
de l'amour è già stato tradotto e rappresentato in America, in
Russia e in Croazia; nei prossimi mesi Pascal Rambert ne dirigerà
anche una versione in Giappone e in Germania. Ma non è tutto, sono previste rappresentazioni, con la regia di altri, anche in Messico, Brasile e Canada.
Un successo legato forse anche ad un tema tanto attuale, quello di
crisi di una coppia, sulla fine di una storia d’amore.
Soli in scena in un
grande stanza bianca, vuota, quasi asettica, un uomo e una donna si
affrontano in due monologhi taglienti che non arriveranno mai a farsi
dialogo. È lui che inizia la conversazione recitando un lungo e
denso monologo che introduce il pubblico nei meandri della sua mente,
alla ricerca delle ragioni della fine del suo amore. I pensieri e le
parole si fanno lame taglienti e scintillanti, ordinate e pronte
all’uso. Saranno solo alcuni impercettibili movimenti delle mani e
del corpo a tradire la lucidità apparente del suo ragionare, mentre
vengono messe in fila le ragioni primarie e secondarie del suo
disamore. È il corpo che parla, che tiene le fila di questo lungo
monologo mentre le mani, la bocca, le gambe si spingono oltre lo
spazio scenico.
Lei ascolta a lungo
e attentamente, mentre il suo corpo sottile e delicato respira,
arriva a toccare acuti picchi di tensione emotiva per poi scivolare
di nuovo nel più completo silenzio. Il corpo. Le sue posture, sanno
come creare silenzio, come chiedere silenziosamente. È come se
dicesse: “E allora? Sono qui. Sono qui (nonostante il mio
silenzio) per riempire il tuo spazio. Sto aspettando. E continuo a
farlo”. Dopo un lungo e profondo respiro inizia anche lei la sua
replica, per poi chiudere il tutto con una tagliente frase assassina.
Pascal Rambert,
drammaturgo e regista nonché direttore del parigino Théâtre de
Gennevilliers, introduce il pubblico in una vera e propria maratona
tra paura e liberazione, tra domande e risposte che si concatenano. È
nella brutalità di una parola onnipresente, nell’incredibile
rigore di una scrittura fredda e aguzza che si esprime la forza
universale di una pièce come Clôture de l’amour. C’è il
maschile e il femminile. Ci sono due sguardi, due silenzi, due
dialoghi che esprimono con le loro parole la potenziale violenza di
un amore che muore.
Vi segnalo inoltre che oggi pomeriggio alle 18,30, è in programma, sempre al Teatro Vascello, la presentazione del volume Clôture
de l'amour, al quale parteciperà anche l'autore/regista
dal 3 al 14 aprile
Teatro
Vascello
Via G. Carini, 78 - Roma
Clôture de l'amour
di
Pascal Rambert
con
Anna Della Rosa e Luca Lazzareschi
Orario
dal martedì al sabato ore 21 – domenica ore 18
dal martedì al sabato ore 21 – domenica ore 18
biglietti
intero 20,00 euro, ridotto 15,00 euro,
ridottissimo 12 euro (studenti, promozioni gruppi di almeno 10 persone)
e
Giovedì
4 aprile 2013
ore 18.30
Pascal Rambert
presenta il volume
Clôture de l'amour
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