Da oggi chiude, dopo
oltre 50 anni di attività, il Multisala
Augustus di Sabaudia.
Una scelta dolorosa legata ai lavori di
ristrutturazione della piazza antistante che limiteranno l’ingresso al cinema per i prossimi mesi. Stessa cosa accaduta anche lo scorso anno quando i lavori interessarono il rifacimento delle facciate
della piazza.
Vanificati
quindi l’impegno e la dedizione decennale di Ugo Nestonni, che nel 1995
trasformò il cinema Augustus nella prima multisala a 4 schermi in
Regione, investendo nell’ultimo anno anche nella digitalizzazione di 1
schermo.
“Nonostante
i tanti tentativi, è assurdo che io non abbia mai avuto il privilegio
di incontrare l’Assessore alla cultura di Sabaudia.” dice Ugo Nestonni “Sono
sconfortato dalla situazione che negli ultimi anni si è venuta a
creare, e mi rendo conto di non poter più sostenere le spese di
personale, gestione e affitto della struttura, oltre all’impossibilità
di affrontare i necessari costi per digitalizzare le altre 3 sale in
vista dell’imminente switch-off a fine 2013”.
Si
prospetta quindi uno scenario sconfortante per la cittadina balneare
che perde così l’unico luogo di offerta culturale e aggregazione
sociale. La chiusura di un cinema, a Sabaudia come altrove, equivale a decretare la morte culturale e civile di una città.
La
cultura non può essere considerata un aspetto accessorio o marginale di
un territorio, perché è il motore fondamentale dello sviluppo di una
comunità, da sostenere e incentivare.
La
Multisala Augustus è l’ennesimo cinema vittima di una crisi devastante
per le piccole sale della Regione Lazio che nel 2013 rischiano di essere
decimate.
A lanciare il
grido di allarme è l’ANEC Lazio che si rivolge "a tutte le istituzioni,
alle amministrazioni Regionali e Comunali e agli operatori del settore
che, con la complicità della PIRATERIA,
e con strategie politiche e commerciali miopi stanno azzerando per
sempre l’offerta cinematografica di molte città decretando la morte del
cinema in sala". L'Anec, come
associazione di categoria rivolge il suo appello "alle forze culturali, politiche e sociali della città e della
nuova amministrazione regionale perché non assistano inermi alla
chiusura dell’unico cinema di Sabaudia e degli altri che seguiranno a
breve se non ci saranno concreti ed urgenti interventi da parte delle
Istituzioni".
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