E’ amata in tutto il mondo per le sue arie struggenti
che hanno segnato la storia del melodramma come Cielo del mar, per le scene dai contrasti violenti, per la celebre
pagina della Danza delle ore che ne
ha conservato la memoria nell’immaginario popolare, eppure raramente viene
messa in scena La
Gioconda di Amilcare Ponchielli. Il Teatro dell’Opera riporta a Roma la celebre
opera del compositore lombardo, martedì 23 ottobre, alle 20.30, dopo vent’anni di assenza. Arriva al Costanzi in
un allestimento che porta la firma di Pier Luigi Pizzi per la regia, le scene e
i costumi. Alla guida dell’Orchestra il rigore e la sensibilità della bacchetta
di Roberto Abbado. Una messa in scena elegante, sul modello del grand-opéra
francese con le coreografie, firmate da Gheorghe Iancu e interpretate dai
ballerini Letizia Giuliani Angel Corella e insieme al Corpo di Ballo dell’Opera.
Le luci sono di Vincenzo Raponi. Maestro del Coro dell’Opera è Roberto
Gabbiani.
Tra le opere popolari romantiche più applaudite,
per le forti tinte passionali e gli effetti teatrali drammaticamente caricati
racconta una vicenda ispirata a un dramma di Victor Hugo e ambientato nella
Venezia del Seicento: la protagonista, la cantatrice Gioconda sacrifica la
propria vita per amore del nobile genovese Enzo Grimaldo innamorato invece di
Laura, moglie del nobile e potente Alvise Badoero. Sulla scena un cast di
intense voci dal mondo: Gioconda è Elisabete Matos (Marianne Cornetti 27 e 31
ottobre); Laura Adorno è Ekaterina Semenchuk (Anna Malavasi, 27 e 31 ottobre);
Alvise Badoero è Roberto Scandiuzzi (Carlo Cigni, 27 e 31 ottobre); Enzo
Grimaldo è Aquiles Machado (Sung Kyu Park, 27 e 31 ottobre); Barnaba è Claudio
Sgura (Marco Di Felice, 27 e 31 ottobre).
Dopo la prima di martedì 23 ottobre, La Gioconda andrà in scena giovedì 25
(20.30), sabato 27 (18.00), domenica 28 (17.00), martedì 30 (20.30), mercoledì
31 (20.30). Info: www.operaroma.it
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