Venerdi
26 ottobre alla Casa del Jazz,nuovo
appuntamento per la nuova serie di ”Art and Soul-Storie di Musica in Musica” curata
da Alberto Castelli con “A Song For You: la vita, l’arte e il soul di Donny
Hathaway” con Alberto Castelli, voce, Mr. DMC, soul selector,Flavio Spampinato, voce, Francesco
Marchini, pianoforte.
Autore, compositore,
arrangiatore e produttore, quella di Donny Hathaway è stata una delle figure
più importanti e sfortunate nella storia della black music. Scomparso
tragicamente, quando era nel pieno della sua forza creativa, Donny Hathaway
merita un omaggio sentito e appassionato, proprio come il suo stile. Come molti
altri artisti del soul classico, Donny Hathaway (nato a Chicago nel 1945)
esordì giovanissimo cantando il gospel al fianco di sua nonna, Martha Pitts, apprezzata cantante gospel.
Dopo aver frequentato la Howard University di Washington, dove conobbe Roberta
Flack, con la quale inciderà diversi duetti di grande successo, Hathaway si
trasferirà a Chicago per lavorare come produttore e arrangiatore per
l’etichetta discografica Twinght Records.
In quel periodo collaborerà con artisti del calibro di Curtis Mayfield, Aretha
Franklin, Jerry Butler e con gli Staple Singers. Dopo aver lavorato sempre come
arrangiatore e produttore per la Curtom Records, l’etichetta di Curtis Myfield,
Donny Hathaway firmò un contratto con la ATCO e debutta come solista nel 1969.
Con la produzione del sassofonista King Curtis, Hathaway si mette subito in
luce con The Ghetto Pt.1, il brano più importante e riuscito contenuto nel suo
primo album, Everything Is Everything. The Ghetto Pt.1 diventerà con il tempo
un vero e proprio classico e aprirà una delle stagioni più belle e ispirate
nella vicenda della Soul Music.
Hathaway
sintetizzò magistralmente l’ispirazione e la sensibilità proprie del soul con
il nuovo suono funk. The Ghetto pt.1 è
uno di quei brani che riescono a catturare lo spirito di quel periodo, proponendo anche un suono decisamente
proiettato in avanti.
Nel
repertorio del suo secondo album, Donny Hathaway , pubblicato nel 1971,
l’artista inserì una bellissima versione di A Song For You, brano scritto da Leon Russell. In seguito
Hathaway ritroverà la sua vecchia amica Roberta Flack, con la quale inciderà
diversi duetti che incontreranno il favore del grande pubblico. Un altro dei
momenti più belli e ispirati della sua carriera sarà Someday We’ll All Be Free,
canzone in perfetto equilibrio tra gospel e soul. Le intuizioni musicali di
Hathaway e il suo stile come cantante influenzeranno in maniera decisiva non
solo gli artisti della sua generazione (a cominciare da Stevie Wonder che
dichiarerà in più di un’occasione di aver studiato a lungo lo stile vocale di
Hathaway), ma anche i protagonisti del nuovo suono black.
Purtroppo,
c’era una frattura tra l’artista e l’uomo. Il primo era completamente a suo
agio in studio e sul palco, mentre il secondo attraversava periodi segnati da
paure, crisi e depressioni.
Il
13 gennaio del 1979 Donny Hathaway si tolse la vita a New York, gettandosi
dalla finestra della sua stanza al quindicesimo piano dell’Essex House Hotel.
La comunità del soul perse così una figura di primo piano.
Il
reading che andrà in scena alla Casa del Jazz, venerdì 26 ottobre sarà un
omaggio sentito e appassionato a questo grande artista.
CASA
DEL JAZZ
Venerdi 26 ottobre ore 21 (sala concerti)
“Art and Soul”
Storie di musica in musica”
“A Song For You: la vita,
l’arte e il soul di Donny Hathaway”
Alberto Castelli voce
Alberto Castelli voce
Mr.
DMC soul selector
Flavio
Spampinato voce
Francesco
Marchini pianoforte
Ingresso euro 5
0 commenti:
Posta un commento