Dal 6 al 25 novembre Rodolfo Laganà è un fruttarolo di Campo de' Fiori. Musical scritto a 4 mani con Gianni Quinto |
Un musical vecchio tipo, "alla Garinei" così Rodolfo Laganà ha presentato alla stampa il suo "Campo de' Fiori" che la settimana prossima debutterà al teatro Sistina in prima nazionale. Dal 6 novembre, per tre settimane, una delle più famose e vitali piazze di Roma rivive sul palco del Sistina. Una carrellata di personaggi che con le loro storie. Personaggi veri, presi dal popolo. Per questo Laganà scherzosamente parla di un musical proletario. Protagonisti sono il fruttarolo Cearetto, Claudai, fioraia sua vicina di banco, e Alvaro, uno spazzino che con Cesaretto ha in comune un sogno "musicale".
Milena Miconi è la bella fioraia di Campo de' Fiori |
Una storia bella, pulita, che raccolta la vita della piazza nelle diverse ore della giornata e di come da mercato rionale si trasformi in capitale notturna della movida romana. Una storia pulita, dicevo, dove anche il "popolo della notte" è raccontato in un modo diverso da quello che emerge troppo spesso dalle pagine di cronaca. Niente risse o accoltellamenti. I giovani che popolano questa Campo de' Fiori sono ragazzi che hanno voglia di divertirsi, ma che sanno parlare anche di tematiche serie ed hanno in comune con tanti coetanei problemi seri, come la disoccupazione o genitori separati.
Renato Raimo, Marco Passiglia, Tonino Tosto
Milena Miconi e Rodolfo Laganà
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La storia, la lingua e il clima molto romano rappresentano una caratteristica di questo spettacolo, ma questo non preclude a "Campo de' Fiori" un successo nazionale. Quest'anno è prevista solo la tappa al Sistina e una piccola tournèe laziale, ma il prossimo anno "Campo de' Fiori" è pronta a riempire i teatri di tutta Italia.
Con questo spettacolo gli autori vogliono rendere omaggio a Roma e al suo dialetto, per "valorizzare il dialtto romano che non è volgare ma è d’autore" ha detto Laganà, rispondendo alla domanda di un giornalista ha poi aggiunto che la bellezza della parlata romana si è persa per le caricature che ne vengono fatte, anche un po' volgari, da parte della moderna televisione, che mostra un romano che non esiste. "Per me è un orgoglio essere romano - ha sottolineato Laganà - e fare una cosa in dialetto è stato molto bello".
Pino Quartullo, regista di "Campo de' Fiori" |
Uno spettacolo che fa anche riscoprire mestieri in un certo senso perduti e che dà tanto spazio a ciascuno degli interpreti, al punto che questa può essere definita una commedia musicale corale. Durante la conferenza stampa il regista ha raccontato un piccolo aneddoto: Laganà in un primo tempo voleva il ruolo del padre, perché gli sembrava più bello di quello del protagonista, poi alla fine lo hanno convinto che Cesaretto dove esssere lui.
Lo spettacolo ancora deve debuttare, ma i suoi autori e il regista già guardano avanti. L'idea è quella di farne un format televisivo dove ai personaggi fissi se ne possano affiancare di volta in volta altri per far parlare quella che è la piazza più aperta, affollata, eterogenea e multietnica di
Roma. Una piazza che vive 24 ore, di giorno con il mercato rionale e di notte con la movida, una paizza che può raccontare e può raccontarsi attraverso decine e decine di "storie vere che sembrano favole e favole che
diventano storie vere". Il tutto accompagnato dalla bellissima colonna sonora di Roberto Giglio, che ha già letteralmente "stregato" il cast. Parlando di musiche, lo spettacolo si apre un brano di Venditti, nella sola versione strumentale, ovviamente si tratta della sua Campo de' fiori
Campo de' fiori per Laganà è anche un punto di partenza per raccontare, attraverso il linguaggio del teatro, Roma e le sue piazze. Partendo dal centro per arrivare in periferia. Ancora da decidere la prossima piazza da raccontare, forse Santa Maria in Trastevere, Piazza Navona e Fontana di Trevi, quest'ultima, anticipa Laganà, vedrà protagonisti i pappagalli romani.
Grande pregio di questo spettacolo è quello di proporre finalmente, con coraggio, un titolo nuovo. Una scelta un po' rischiosa, portando in scena un classico il rischio è basso, verso le novità invece, da parte dei produttori, c'è sempre un po' il timore dell'insuccesso.
dal 6 al 25 novembre
TEATRO SISTINA
via Sistina 129
Campo de' Fiori
di Gianni Quinto e Rodolfo Laganà
regia di Pino Quartullo
con
Rodolfo Laganà
Milena Miconi
Marco Passiglia
Renato Raimo
Tonino Tosto
Gianni Quinto
ballerini
Jean Michel Danquin
Danilo Aiello
Natalia De Maria
Gianfranco Gallo
Gloria Rossi
Ylenia Tocco
musiche Roberto Giglio
coreografie Maria Luisa Rubulotta
costumi di Patrizia
Pontesilli
scenografie di Gianluca Amodio
disegno e luci di Fabio
Persia
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