“Diario di un pazzo” è il terzo degli spettacoli proposti quest’anno dal Teatro Argot Studio di Trastevere. |
Tratto da “I racconti di Pietroburgo -
Memorie di un pazzo” di Nikolaj Gogol, riadattato per la scena da Andrea Renzi,
racconta la storia di Propriscin, “l’impiegatuccio” - interpretato da Roberto
De Francesco - che restituisce magistralmente al pubblico “una storia di ordinaria
follia”.
"Del personaggio
centrale, Propriscin” - dichiara il regista - “ci interessava
sottolineare il provincialismo, l'inadeguatezza che sente verso la grande città
e la macchina burocratica che lo schiaccia e insieme lo esclude. Abbiamo preferito
togliere i riferimenti russi per
“assimilarlo”. Renderlo, alla lettera, simile a noi , prossimo, vicino. Gli
abbiamo dato un accento di provincia italiana, dell'entroterra tra Campania e
Lucania e abiti dei primi anni
Cinquanta, il periodo in cui in Italia si andava formando una nuova classe
impiegatizia. Le spalle di Gogol sono talmente
possenti da sopportare con facilità questo spostamento. Propriscin
diventa Papaleo: uno che tempera matite e fa commissioni, poco più di un
impiegatuccio. Lo facciamo vivere in
un’armadietto a due ante : è tutto il suo mondo. Esiguo, coatto,
claustrofobico. Un modo senza vie d’uscita reali. Le uniche fughe possibili
sono quelle della fantasia. La sua è una storia di ordinaria follia. E’ nella vertigine della sua solitudine che il
quotidiano progressivamente si deforma e prende corpo la sua vitalità visionaria, tenera ,
disperata, comica, lucida, poetica, eroica, ineffabile . ”
TEATRO ARGOT STUDIO
“Diario di un pazzo”
23 ottobre – 11 novembre
di Nikolaj Gogol
regia: Andrea Renzi
tratto da:
I racconti di Pietroburgo - Le memorie di un pazzo
una produzione
Teatri Uniti
con
Roberto De Francesco
scenografia: Barbara Bessi
costumi: Ortensia De Francesco
luci: Pasquale
Mari
suono: Daghi
Rondanini
aiuto regia: Francesco Paglino
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