Un paradosso sull'ossessione d'amore, un curioso teorema
sulla felicità così affannosamente inseguita che quando la si
raggiunge non si è in grado di sopportarne il peso. E se
l'infelicità è motivo di vita e di speranza, la felicità è
esattamente il suo contrario. Un caldo giorno d’estate, Sandro
riaggancia Maria, un amore non sopito di dieci anni avanti…Abilissimo
concertatore di voci e di dialogati, Manfridi ha lavorato
sull’autenticità del proprio protagonista, percorso dalla tensione
sotterranea di un “thriller”. Un impatto corposo, splendido.
I
due personaggi vanno definendosi con pennellate geniali: frammenti di
vita si incastrano in un puzzle di non facile composizione che lascia
battuta su battuta adito alla sorpresa: un gesto inconsulto, un
assalto, un cedimento, ritrosie e provocazioni. E’ un gioco di
scacchi di smisurata tensione, in cui non si riesce a distinguere chi
sia l’attaccante e chi il temporeggiatore. Un trama originalissima
che permette alla regia di sottolineare, grazie al particolare
talento artistico della coppia Caprioglio - Avallone, i momenti
ironici e le numerose situazioni assolutamente divertenti, al di lÃ
della mancanza di un impossibile lieto fine. Giuseppe Manfridi,
rappresentato in tutto il mondo, con “Ti amo, Maria” ha riscosso
uno strepitoso successo di pubblico e di critica.
Teatro dell'Angelo
Via Simone de Saint Bon, 19 Roma
Debora
Caprioglio Antonello Avallone
in
di
Giuseppe
Manfridi
Scene
e costumi
Red
Bodò
Regia
Giancarlo
Fares
Dal
martedì al sabato ore 21.00 – domenica ore 17.30
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