The Eagle, uscito in questi giorni nelle sale cinematografiche italiane è tratto dal celebre romanzo Rosemary Sutcliffe, il quale a sua volta prende spunto da un episodio reale: la scomparsa della Nona Legione. Siamo nel II secolo d.C. della Nona Legione, partita per il Nord della Britannia si perse ogni notizia. I suoi 5mila uomini, il loro comandante Flavio Aquila e lo stendardo, l'aquila simbolo della legione e di Roma furono inghiottiti nel nulla. Fu proprio in seguito a questo epsiodio che l'imperatore Adriano fece costruire il celebre Vallo che segnava il confine nord dell'Impero e del mondo allora conosciuto.
Vent'anni dopo la scomparsa di suo padre, Marcus Flavius Aquila (Channing Tatum) accetta un comando militare in Britannia nella speranza di cancellare il disonore dai nome della sua famiglia. Un percorso di riscatto che compie in compagnia di uno schiavo, attraverso un viaggio che lo porterà oltre il Vallo di Adriano. Un percorso avventuroso che lo porterà a conoscere popoli, il valore dell'amicizia e la verità sulla fine del padre.
Nel film grande attenzione è stata posto sui particolari storici, ai costumi, alle usanze e sull'ambientazione degli eventi. Una degli aspetti più belli e forse più inconsueti del film è data dalle scene girate Highland scozzesi e contrassegnate dai colori autunnali.
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