Sabato 16 Luglio nuovo appuntamento con "Prove d'orchestra" a San Vito Romano. Alle ore 18.30 presso la Chiesa di Santa Maria de Arce, in via di Santa Maria concerto de l'Ensemble “Dialogo Harmonico” con Rosanna Rossoni (contralto), Gabriele Benigni, David Simonacci (violini), Lidia Dottore (clavicembalo)e Fabrizio Cardosa viola da gamba).
Il concerto fa parte del programma di "Prove d'Orchestra" progetto di animazione musicale del territorio promosso dalla Scuola Popolare di Musica di Donna Olimpia e realizzata con il contributo della Regione Lazio, Assessorato Cultura, Arte e Sport in collaborazione con la Provincia di Roma che quest’anno coinvolgerà i Comuni di Allumiere, Cerveteri, Frascati, Manziana e San Vito Romano.
Programma:
Matthew Locke (1621-1677): suite n.1 in sol min; Pavan, Ayre, Courante, Saraband
Antonio Caldara (1670-1736): “Astri di quel bel viso”
Alessandro Stradella (1639-1682): “S. Giovanni Battista”
Arcangelo Corelli (1653-1713): Sonata op.3 n.4; Largo, Vivace, Adagio, Presto
Dietrich Buxtehude: Sonata op.1 n.2 per violino e viola da gamba con cembalo
Giuseppe Maria Orlandini (1676-1760): da Bacocco e Serpilla “Signor giudice” e “Un consorte sciagurato”
Antonio Caldara (1670-1736): Sonata op.2 n.1; Preludio, Allemanda, Corrente, Giga
Giovanni Bononcini (1670-174): “O mesta tortorella”; “Siedi Amarilli mia”Il gruppo, formato nel 2007 da professionisti già facenti parte di orchestre e formazioni di musica barocca operanti in Italia e all’estero, ha fatto della interpretazione delle forme strumentali antiche la sua specializzazione. In particolare nella sua formazione base (due violini, clavicembalo e viola da gamba o violone) ha studiato e proposto al pubblico il ricchissimo repertorio strumentale
del sei-settecento italiano che sotto i nomi di sinfonie, ricercari, sonate da camera e da chiesa comprende la grande fioritura della musica legata ai nomi di Antonio Vivaldi, Antonio Caldara, Arcangelo Corelli, Giovanni Bononcini, Marco Uccellini, Pietro Antonio Locatelli, Giovanni Battista Vitali e molti altri. Non mancano però proposte incentrate sul teatro musicale del primo settecento che il gruppo ha realizzato con la collaborazione di cantanti ed organici allargati. In tutti i suoi programmi, contraddistinti dal più attento rigore filologico, vengono adoperati strumenti che sono copie di quelli dei più famosi costruttori del XVII e XVIII sec.
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