Domenica 26 giugno Casa del Jazz Festival presenta: MelTrio ovvero Lutte Berg, chitarre, Marco Siniscalco, basso, Emanuele Smimmo, batteria
Dalle lande ampie e solitarie della Svezia al sole bruciante dell'Italia, in cui si è trasferito da quasi vent'anni. Dal tempo largo scandinavo alla frenesia dell'Urbe in cui oggi vive. Lutte Berg è un chitarrista svedese. Ma anche italiano, grazie al padre calabrese. Ma soprattutto Berg è un chitarrista del mondo, la sua musica è un atlante geografico, una galleria fotografica dei Paesi che ha visitato, o anche solo immaginato, e delle persone a cui ha stretto la mano. Il collante di materie così eterogenee è il jazz, la lingua musicale più diffusa al mondo, almeno quello dell'ultimo secolo. Etno-jazz. Impressionista e colorista. Il timbro assume valore oggettivo e dominante, lo spinge a studiare ed elaborare uno stile personale sulla sua chitarra, rincorrendo l'espressività di uno strumento a fiato e della voce umana.
Fra i migliori esponenti della chitarra fretless, didatta e amatore delle musiche popolari, ha collaborato con importanti musicisti come Pino Daniele (in veste di produttore del suo primo album, “Mountains Breath”, 1990), Paul McCandless (fiatista degli Oregon) e Antonello Salis, con i quali ha inciso “Santa Sofia” nel 1993, Javier Girotto e Alessandro Gwis per “Mascarò” (1998), il griot maliano Baba Sissoko (“Djana”, 1999).
Casa del Jazz Festival
Parco Casa del Jazz
viale di Porta Ardeatina, 55
viale di Porta Ardeatina, 55
26 giugno - ore 21
Meltrio
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