Sono state le seducenti note di Amarcord, di Otto e ½, de La dolce vita ad inaugurare l'evento "Federico Fellini, tra sogno, magia e realtà " ospitato sabato 31 ottobre nella storica cornice di Cinecittà Studios, organizzato dalle associazioni Cineteatro 5 e The New Life, patrocinato dal Ministero dei Beni e delle Attività culturali, dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Roma, con il contributo della Bnl-Gruppo Paribas.
Molti i nomi che hanno voluto ricordare l'opera cinematografica del grande regista romagnolo scomparso esattamente sedici anni fa.Con un messaggio di benvenuto e di augurio inviato da Sergio Zavoli, Presidente della Commissione parlamentare per la vigilanza Rai, si è aperta la tavola rotonda, moderata da Franco Mariotti che ha dato la parola a Lamberto Mancini, Direttore Generale di Cinecittà Studios che ha sottolineato come Fellini sia stato la chiave di sviluppo per il cinema mondiale.Il Senatore Domenico Gramazio, in rappresentanza del Ministro dei Beni e le Attività culturali, oltre a ricordare aneddoti personali legati alla figura di Fellini, ha affermato che oggi Cinecittà "non è solo un aspetto della televisione italiana ma anche un aspetto della cinematografia italiana". Il parlamentare ha anche annunciato la prossima realizzazione di una mostra itinerante del cinema italiano, patrocinata dallo stesso Ministero.Alla tavola rotonda ha preso parte anche Gianni Borgna, Presidente della Fondazione Musica per Roma che, come conoscitore e studioso di cinema, ha evidenziato come Federico Fellini sia stato "un eterno fanciullo a cui piaceva profondamente la vita". "Il suo cinema era grande - ha detto ancora Borgna - perché egli fece una lunga gavetta passando da disegnatore, a vignettista, ad aiuto regista di Rossellini fino al primo film Luci sul varietà con Lattuada". "Fellini - ha concluso - ha affrontato il suo percorso con convinzione. Arte, fantasia, creatività , questo ci ha lasciato Fellini e noi dobbiamo esserne felici".Tra gli ospiti anche il regista Carlo Lizzani secondo il quale "tra gli insegnamenti di Fellini c'è la professionalità , ma anche il contribuito per aver dato una spallata forte ai cosiddetti «generi» rivoluzionando così il linguaggio del cinema". Ad esaminare gli aspetti attuali dell'industria cinematografica è stato Giulio Mezzanotte, responsabile Coordinamento ANICA, evidenziando come "oggi l'Italia non riesce a sviluppare pienamente la potenza dell'industria del cinema". "E' fondamentale - secondo Mezzanotte - dare impulso alle co-produzioni non solo perché i produttori italiani hanno bisogno di investire ma anche perché in questo caso ne gioverebbero l'industria cinematografica, l'immagine del nostro paese e il turismo".Un Fellini inedito è stato ricordato da Claudio Ciocca, amico fedele del Maestro che l'ha voluto accanto in diversi film, da Antonella Ponziani, scritturata per la parte della ragazzina in Intervista, da Roberto Mannoni, storico direttore di produzione di Fellini e inseparabile compagno di viaggio, oggi presidente della Cineteatro 5, organizzatrice della mostra con la The New Life di Andrea Canali che ha comunicato di proseguire con simili iniziative "perché è partendo dalla salvaguardia del passato, ricordando un grande Maestro come Federico Fellini, che si fa del bene al cinema italiano".
Molti i nomi che hanno voluto ricordare l'opera cinematografica del grande regista romagnolo scomparso esattamente sedici anni fa.Con un messaggio di benvenuto e di augurio inviato da Sergio Zavoli, Presidente della Commissione parlamentare per la vigilanza Rai, si è aperta la tavola rotonda, moderata da Franco Mariotti che ha dato la parola a Lamberto Mancini, Direttore Generale di Cinecittà Studios che ha sottolineato come Fellini sia stato la chiave di sviluppo per il cinema mondiale.Il Senatore Domenico Gramazio, in rappresentanza del Ministro dei Beni e le Attività culturali, oltre a ricordare aneddoti personali legati alla figura di Fellini, ha affermato che oggi Cinecittà "non è solo un aspetto della televisione italiana ma anche un aspetto della cinematografia italiana". Il parlamentare ha anche annunciato la prossima realizzazione di una mostra itinerante del cinema italiano, patrocinata dallo stesso Ministero.Alla tavola rotonda ha preso parte anche Gianni Borgna, Presidente della Fondazione Musica per Roma che, come conoscitore e studioso di cinema, ha evidenziato come Federico Fellini sia stato "un eterno fanciullo a cui piaceva profondamente la vita". "Il suo cinema era grande - ha detto ancora Borgna - perché egli fece una lunga gavetta passando da disegnatore, a vignettista, ad aiuto regista di Rossellini fino al primo film Luci sul varietà con Lattuada". "Fellini - ha concluso - ha affrontato il suo percorso con convinzione. Arte, fantasia, creatività , questo ci ha lasciato Fellini e noi dobbiamo esserne felici".Tra gli ospiti anche il regista Carlo Lizzani secondo il quale "tra gli insegnamenti di Fellini c'è la professionalità , ma anche il contribuito per aver dato una spallata forte ai cosiddetti «generi» rivoluzionando così il linguaggio del cinema". Ad esaminare gli aspetti attuali dell'industria cinematografica è stato Giulio Mezzanotte, responsabile Coordinamento ANICA, evidenziando come "oggi l'Italia non riesce a sviluppare pienamente la potenza dell'industria del cinema". "E' fondamentale - secondo Mezzanotte - dare impulso alle co-produzioni non solo perché i produttori italiani hanno bisogno di investire ma anche perché in questo caso ne gioverebbero l'industria cinematografica, l'immagine del nostro paese e il turismo".Un Fellini inedito è stato ricordato da Claudio Ciocca, amico fedele del Maestro che l'ha voluto accanto in diversi film, da Antonella Ponziani, scritturata per la parte della ragazzina in Intervista, da Roberto Mannoni, storico direttore di produzione di Fellini e inseparabile compagno di viaggio, oggi presidente della Cineteatro 5, organizzatrice della mostra con la The New Life di Andrea Canali che ha comunicato di proseguire con simili iniziative "perché è partendo dalla salvaguardia del passato, ricordando un grande Maestro come Federico Fellini, che si fa del bene al cinema italiano".